“Non sono un mostro”. Enrico Varriale salta la Nazionale e smentisce la sospensione dalla Rai

7 Ott 2021 9:56 - di Marta Lima

L’ex vicedirettore di Rai Sport Enrico Varriale, indagato per stalking e lesioni personali aggravate, dopo la querela dell’ex compagna per percosse e stalking, non ha commentato ieri sera la partita della Nazionale, a quanto pare per una decisione concordata con i vertici Rai fino a quando non sarà tutto chiarito. Al momento nei confronti del giornalista è stata disposta la misura cautelare del “divieto di avvicinamento a meno di 300 metri dai luoghi frequentati dalla persona offesa“. Il giornalista, denunciato dalla sua ex fidanzata per stalking e violenze, questa mattina, sulla “Stampa”, si difende così e smentisce la notizia della sospensione dal video decisa dalla Rai.

La difesa di Enrico Varriale

“E’ stata solo una lite per gelosia nessuna violenza”, avrebbe detto agli inquirenti Varriale, secondo il quale quello della Rai non è un provvedimento disciplinare ma solo una misura di opportunità a difesa del giornalista, che però, di fatto, già ieri sera non ha commentato la Nations League con l’incontro tra Spagna e Italia: “Non c’è stata nessuna sospensione e chi ne ha parlato e ha sbattuto il mostro in prima pagine ne risponderà nelle sedi opportune. Tutto è andato diversamente. In accordo con la direzione della mia testata e con i vertici dell’Azienda, abbiamo deciso che sarebbe stato più opportuno per me non seguire la partita del 10. Questo per non dar luogo a chiacchiere, equivoci, strumentalizzazioni e risvolti spiacevoli. A tutela della Rai e mia. Ripeto: una decisione presa di comune accordo. Nessuna sospensione e alcun provvedimento disciplinare”, dice Varriale alla “Stampa“.

“Mai stato sospeso dalla Rai”

Sulle accuse della sua ex, Varriale si difende così: “La vicenda per come è stata trattata mi preoccupa. Sono stato additato come un mostro, ma allo stato dei fatti c’è solo una denuncia, la versione della signora e la mia versione. Mi preoccupa che si facciano processi sui giornali, un gioco al massacro che io non ho mai fatto. È una dolorosa vicenda personale che avrei preferito rimanesse tale. Purtroppo però mi sono state rivolte, e rese pubbliche, accuse del tutto false. Non ho mai stalkerizzato alcuno e chi afferma il contrario ne risponderà”. E la sospensione? “Inventata di sana pianta, una cosa che non esiste e che infatti la Rai è stata costretta a smentire e a precisare lo stato dei fatti. Una non notizia che ha creato un polverone. Sono sicuro che riuscirò a dimostrare l’infondatezza delle accuse in tempi brevi. Sono tranquillo in attesa di chiarire”.

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