La Rai della vergogna: nessuna causa a Fedez. FdI: «Inaccettabile, Viale Mazzini spieghi il dietrofront»

1 Ott 2021 20:14 - di Milena Desanctis
Fedez

La Rai, secondo quanto riporta l’Adnkronos, ha deciso di non procedere nei confronti del rapper Fedez in relazione ai fatti del Concertone del Primo Maggio e all’accusa di censura. Secondo quanto riferiscono fonti qualificate la decisione, presa dai precedenti vertici, non ha avuto seguito per mancanza di alcuni requisiti. Questo spiegherebbe facilmente la scelta di Fabio Fazio di invitare il cantante a Che tempo che fa su Rai3 domenica prossima per la prima puntata del programma.

Fedez, Mollicone: presenterò un’interrogazione

Una notizia che fa subito scendere in campo Federico Mollicone. «Rivolgerò un’interrogazione alla Rai per capire la ragione per la quale l’Azienda pubblica abbia deciso di non procedere nei confronti di Fedez, visto il grave danno di immagine al Servizio Pubblico arrecato dalle accuse di diffamazione rivolte all’Azienda dal rapper». Lo anticipa sempre all’Adnkronos il responsabile Cultura di Fratelli d’Italia e componente della Commissione di Vigilanza Rai.

Il parlamentare di FdI si chiede, inoltre, quali iniziative intenda intraprendere il presidente della bicamerale per difendere l’onorabilità della Commissione oltraggiata dai tre pagliacci», aggiunge poi in riferimento alla nota mail inviata dal cantante alla commissione con tre emoticon con la faccina da pagliaccio, in risposta alla missiva della stessa commissione che gli spiegava a le ragioni per le quali non poteva audirlo.

L’annuncio di querela

Lo scorso maggio, dopo le dichiarazioni e i video del rapper, Massimiliano Capitanio, deputato della Lega e capogruppo nella commissione di Vigilanza Rai, aveva annunciato provvedimenti. «Apprendiamo oggi che “la Rai ha conferito mandato ai propri legali di procedere in sede penale nei confronti di Federico Leonardo Lucia, in arte Fedez, in relazione all’illecita diffusione dei contenuti dell’audio e alla diffamazione aggravata in danno della società e di una sua dipendente avvenuti in occasione del concerto del 1° maggio”», aveva dichiarato Capitanio.

«Si tratta di un atto dovuto e doveroso»

L’esponente della Lega aveva precisato: «Si tratta di un atto dovuto e doveroso perché su temi fondanti la nostra democrazia, come la libertà di espressione e il rispetto della persona, non è possibile scherzare né tantomeno organizzare show per un pugno di like. Noi speriamo solamente che emerga la verità: non abbiamo sete di vendetta, e ci siamo già dichiarati disponibili ad accogliere la richiesta di Fedez di venire in audizione in Vigilanza. Quella sera sono state fatte e dette cose troppo gravi, sarebbe offensivo del nostro ruolo fare finta di niente».

 

 

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