Carriera alias a scuola, Frassinetti: “La lettera alla preside del Marco Polo mai concordata con FdI”
Caso chiuso. Paola Frassinetti, sottosegretario all’Istruzione, mette la parola fine alle polemiche scoppiate per l’iniziativa della preside del liceo Marco Polo di Venezia sulla carriera alias. Che consente agli studenti transgender di sostituire nei percorsi scolastici il nome ricevuto alla nascita. Una scelta contestata da due delegati comunali di FdI.
Carriera alias, Frassinetti: la lettera alla preside è un’iniziativa personale
“In relazione alle polemiche suscitate dalla lettera inviata alla scuola di Venezia per la carriera alias, mi preme specificare che è stata un’iniziativa di tipo personale. Non concordata né con i dirigenti locali, tantomeno con quelli nazionali di Fdi”, chiarisce Frassinetti. Che, proprio come rivendica la dirigente scolastica, difende la libertà di scelta degli istituti. “Al di là delle legittime diverse opinioni su questioni così complicate e delicate”, conclude il sottosegretario di Fratelli d’Italia, “i partiti non devono intervenire sulle decisioni delle scuole”.
La preside del Marco Polo va avanti
L’antefatto è presto detto. La preside del Marco Polo, Maria Rosaria Cesari, ha introdotto nell’istituto la carriera alias nel nome dell’inclusività e del superamento del binarismo’ sessuale. Cioè la possibilità per i transgender di scegliere nel registro elettronico un nome diverso da quello anagrafico. E in un’intervista a Repubblica ha mantenuto il punto anche dopo le critiche. “Docenti, genitori e studenti, ci siamo dotati dello strumento della carriera alias contro ogni discriminazione.Perché la scuola dev’essere inclusiva”, spiega Cesari. Che parla di tutela della dignità delle persone. Chi viene qui sa che può dichiarare apertamente di sentire l’appartenenza a un genere diverso, rispetto a quello anagrafico”.
La dirigente scolastica: non c’è sostituzione di persona
Poi specifica che non c’è nessuna sostituzione di persona. “Nel registro elettronico c’è il nome elettivo e non quello anagrafico. Ma tutti gli atti esterni riportano il nome anagrafico. La carriera alias è in realtà un accordo di riservatezza tra la famiglia, la scuola e lo studente o la studentessa”. Nei giorni scorsi ha ricevuto una lettera da parte di due delegati comunali di Fratelli d’Italia. Nella quale si chiede di interrompere la trascrizione delle carriere alias.
La lettera dei delegati comunali di FdI
Anita Menegatto e Andrea Barbin, delegati a “Istruzione” e “Famiglia e valori non negoziabili”, richiamano alcuni articoli del Codice civile e del Codice penale. In particolare quelli di falsità ideologica e sostituzione di persona. “È un progetto puramente ideologico che non ha scopo di inclusione. Bensì porterebbe solamente ad ulteriore confusione nei ragazzi e negli istituti”.
La circolare: il liceo proseguirà sul percorso
Inutile dire che la dirigente scolastica ha rispedito al mittente la richiesta e reagito duramente. “Ma un partito politico a che titolo si sente in diritto di scrivere a una scuola. Esprimendosi sul documento che la scuola redige, sentito il consiglio di istituto e il collegio docenti?”. Poi ha scritto una circolare ai docenti per rendere noto il fatto e confermare che il liceo proseguirà sul percorso iniziato.