Ue, i Verdi italiani rifiutano l’abbraccio di Conte: «No al gruppo unico con il M5S in Europa»

10 Mar 2023 15:53 - di Michele Pezza
Conte

I motivi che dividono ancora prevalgono su quelli che uniscono. Risultato: M5S e Verdi continueranno a pascolare nelle medesime praterie della sinistra, ma ciascuno per conto suo. Salta, infatti, il progetto di fondere i due partito in un gruppo unico in seno all’Europarlamento. I tempi non sono ancora maturi. Va così a vuoto il secondo tentativo (il primo a fine gennaio) compiuto da Giuseppe Conte per agganciare il destino del Movimento a quello dei Verdi europei. Più forte infatti della volontà del capo grillino si è rivelato il veto degli ambientalisti italiani, i cui motivi figurano nero su banco in un dossier inviato un mese e mezzo fa ai colleghi di Bruxelles.

Grillini inaffidabili per gli ambientalisti italiani

A suscitare la loro diffidenza sono soprattutto le scelte fatte dal Conte-1. L’elenco è lungo e va dai decreti sicurezza sui migranti al piano energia ritenuto poco incisivo nei confronti dei cambiamenti climatici. In mezzo ci sono poi il nulla di fatto su Ilva ed energie rinnovabili, il condono edilizio su Ischia e il mini-condono per le cartelle esattoriali non pagate. Fanno invece storia a sé le relazioni internazionali. I Verdi italiani non dimenticano che il M5S delle origini era infatti euroscettico, come conferma l’intesa con Nigel Farage, uno dei leader della Brexit. E che ha amoreggiato anche con i Gilet Gialli di Chalencon.

Va a vuoto il tentativo di Conte

Ma quel che ai loro occhi è imperdonabile sono l’endorsement pro-Conte (dear Giuseppi) di Donald  Trump e la relazione politica con Jair Bolsonaro. Infine, ciliegina sulla torta, la promessa di ritiro delle sanzioni e alla Russia per l’invasione della Crimea contenuta nel contratto di governo firmato nel 2018 e l’accordo segreto tra Conte e Putin per l’invio di aiuti della Russia all’Italia durante la pandemia. Temi che hanno probabilmente costituito il succo dell’incontro, durato quattro ore, di mercoledì scorso a Strasburgo tra Conte e il gruppo Verdi-Ale. Una sorta di esame – informa l’AdnKronos – vertente sull’agenda sociale e ambientale nonché sull’identità stessa del M5S. Come a dire che se son rose, fioriranno.

 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *