Scuola, dalla pasta e patate senza patate ai piatti tenuti in bagno: irregolare una mensa su 3

15 Mar 2023 9:36 - di Redazione
mensa scuola

Una mensa scolastica su tre, in Italia, non è in regola. È quanto emerso da una vasta operazione dei Nas, condotta su scala nazionale, d’intesa con il ministero della Salute, per verificare l’adeguatezza dei servizi di ristorazione a scuola e delle imprese di catering che li erogano. I controlli hanno riguardato complessivamente 1.058 aziende che lavorano con scuole di ogni ordine e grado, tanto pubbliche quanto private. Il risultato è stato che 341 mense sono risultate non in regola e 9 sono state chiuse.

A scuola irregolare una mensa su tre

Le irregolarità hanno riguardato dunque il 31% delle ditte controllate, per un totale di 482 violazioni penali e amministrative e sanzioni pecuniarie per 240mila euro. Fra le contestazioni mosse, violazioni nella gestione degli alimenti e nelle condizioni d’igiene nei locali di preparazione dei pasti, nella mancata rispondenza in qualità e quantità ai requisiti prestabiliti dai capitolati d’appalto, nella regolarità di impiego delle maestranze e con relativo possesso di adeguata qualifica e preparazione professionale. Nei 9 casi per cui è stata disposta la sospensione dell’attività o il sequestro di altrettante aree cucina sono state rilevate carenze igienico-sanitarie e strutturali, come la presenza diffusa di umidità e formazioni di muffe. In un episodio, poi, il Nas di Potenza ha scoperto un servizio igienico adibito a estemporaneo deposito stoviglie ed utensili da cucina.

Dalla pasta e patate senza patate al bagno usato come dispensa

Sono state inoltre sequestrati oltre 700 kg di derrate alimentari (carni, formaggi, frutta e ortaggi, olio) riscontrati in assenza di tracciabilità, scaduti di validità e custoditi in ambienti inadeguati nonché destinati all’impiego per la preparazione delle pietanze sebbene di qualità inferiore a quanto previsto. Fra i casi rilevati la sostituzione del Parmigiano Dop con altri formaggi, uova convenzionali anziché da agricoltura biologica, prodotti congelati al posto di quelli freschi. In alcuni casi è stata accertata anche l’assenza di uno degli ingredienti, come presso una scuola in provincia di Caserta, dove agli alunni è stato offerto un piatto di pasta e patate senza patate.

Deferiti all’Autorità giudiziaria 22 gestori

La maggioranza delle infrazioni rilevate dai Nas, pari all’85%, ha riguardato aspetti sanzionatori amministrativi come le carenze strutturali e impiantistiche dei locali impiegati alla preparazione dei pasti, la mancata attuazione dell’autocontrollo, della tracciabilità e della presenza di allergeni, elementi fondamentali per prevenire possibili episodi di intossicazione e reazioni allergiche, ancor più significativi nelle fasce sensibili delle utenze scolastiche. Sono stati 22, poi, i gestori dei servizi di mensa deferiti all’Autorità giudiziaria poiché ritenuti responsabili dei reati di frode e di inadempienze in pubbliche forniture, detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione e inosservanze alla normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro.

 

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