Milano, il centrodestra in Comune inchioda Sala: “La città è una favela e lui impiega risorse a fare multe”

7 Mar 2023 9:47 - di Lorenza Mariani
Milano

Lo choc della violenta aggressione di ieri messa a segno da un cittadino marocchino 23enne, ubriaco. Irregolare. E con precedenti, nel Bronx della Stazione Centrale di Milano, affonda radici profonde. È il frutto avvelenato di anni di politiche di sinistra che, tra accoglienza indiscriminata e propaganda, ha mirato più a lanciare l’immagine di un fatidico “modello Milano”, che a mettere in campo interventi concreti, finalizzati a disinnescare un crescente allarme sicurezza. Non stupisce allora che, dopo i gravissimi fatti di ieri – una mattanza in pieno pomeriggio che si è conclusa con 6 feriti, di cui due in gravi condizioni – i consiglieri comunali di centrodestra siano in rivolta contro una gestione della sicurezza cittadina manchevole e inefficace.

Milano, dopo il raid del marocchino, è rivolta contro Sala tra i consiglieri comunali di centrodestra

Tra i primi a insorgere, l’eurodeputata e commissario cittadino della Lega, Silvia Sardone. La quale in una nota ha tuonato contro lo stato di degrado e il primo cittadino. «Ormai Milano, complici le politiche d’accoglienza sfrenata e anti-securitarie del Pd è una grande favela. La sicurezza è stata azzerata e si rischia di morire semplicemente camminando sul marciapiede. Da tempo denunciamo una situazione invivibile intorno alla Stazione Centrale, con criminalità e degrado a ogni angolo. La sinistra in questi anni si è persino opposta ai blitz delle forze dell’ordine. Ringraziamo il sindaco Sala per aver reso Milano un inferno, sottovalutando un’emergenza che si è aggravata negli anni… Un sincero grazie alla Polizia di Stato prontamente intervenuta per fermare uno degli aggressori».

Tra denunce e proposte, la dura disamina: «Milano è una grande favela»… «È sempre più simile a Bogotà»

Dunque, in un pomeriggio come tanti e nel via vai di sempre, la zona della Stazione Centrale entra virulentemente di nuovo nel mirino dell’allarme sicurezza. Il bilancio del raid compiuto dal marocchino ubriaco è di sei feriti: oltre alle tre donne, tre uomini che sono accorsi in loro aiuto, di cui due gravi, ma per fortuna non in pericolo di vita. Un bilancio che Alessandro de Chirico, capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale, ha duramente commentato e corredato da una proposta che, al tempo stesso, denuncia e rilancia. «Anche oggi il bollettino della cronaca nera ci presenta una Milano sempre più simile a Bogotà. Dove la vita di una persona vale poche centinaia di euro. La soluzione è già pronta – suggerisce –: un mio emendamento al bilancio che stanzia le risorse necessarie per recintare Piazza Duca d’Aosta».

E «l’amministrazione continua a fare finta di nulla»…

Non solo. L’allarme sicurezza e il tema del controllo sul territorio giustifica anche l’intervento del capogruppo della Lega a Palazzo Marino, Alessandro Verri. Il quale – come riferisce oggi dalle sue pagine di cronaca locale Il Giornale – «ricorda la richiesta del centrodestra, durante la discussione sul bilancio, di stanziare fondi per l’installazione di un centinaio di telecamere in tutta la zona che gravita attorno alla Stazione. «La città è allo sbando ed è insicura. Sono anni che denunciamo la presenza di balordi, che vivono di espedienti. Mi auguro che i responsabili vengano puniti e che i feriti si riprendano presto. È arrivato il momento di intervenire seriamente sulla sicurezza, dal momento che l’amministrazione continua a fare finta di nulla».

De Corato: «Nelle zone attigue alla Stazione negli ultimi 10 anni di agenti non si è vista nemmeno l’ombra»

Di più. Alzando ulteriormente l’asticella sull’allarme sicurezza, il vice presidente della Commissione Affari Costituzionali alla Camera ed ex vicesindaco Riccardo De Corato, commentando in una nota gli accoltellamenti di ieri. E sottolineando la necessità di controlli sul territorio più stringenti, rileva: «Quanto accaduto ha dell’incredibile. I fatti a cui ogni giorno assistiamo – aggiunge De Corato – hanno dimostrato che i controlli dentro alle stazioni, che hanno portato buoni risultati dal punto di vista della lotta alla delinquenza, andrebbero estesi anche nelle zone esterne e nelle piazze attigue, come ad esempio: Duca D’Aosta, Luigi di Savoia, Iv Novembre, sottopasso di Via Tonale e Vittor Pisani… Come fece qualche anno fa il questore Cardona con numerosi e soventi controlli tutti i mesi. Negli ultimi 10 anni, di uomini della Polizia Locale, non si è vista nemmeno l’ombra».

Riccardo Truppo: «Chiederemo al Ministro Piantedosi di sopperire all’assenza istituzionale del sindaco»

Infine, dal capogruppo di Fratelli d’Italia in Comune, Riccardo Truppo, arriva una proposta che inchioda il sindaco Sala alle sue mancanze. «Chiederemo al Ministro Piantedosi di sopperire all’assenza istituzionale del sindaco – dichiara l’esponente di Fdi –. Sindaco che non riesce a destinare risorse al presidio del territorio in quanto tutte impegnate a fare multe, con l’organizzazione di estesi blitz delle forze dell’ordine». Concludendo con un rilievo, sempre indirizzato al primo cittadino dem: «Attendiamo ancora la messa in opera delle 100 telecamere, votate e approvate dal comune mesi fa e non ancora posizionate».

 

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