Migranti, il condannato Mimmo Lucano straparla ancora: “Salvini e Meloni sono disumani”

28 Mar 2023 13:26 - di Leo Malaspina

Neanche la pesantissima condanna, su cui si esprimerà a breve un tribunale in Appello, induce Mimmo Lucano, l’ex sindaco di Riace, a prendersi una pausa dalla sua attività di propaganda politica sul fronte dei migranti. “Le accuse alle Ong rientrano in una strategia ideologica di criminalizzazione della solidarietà, degli atteggiamenti di umanità e degli immigranti”, dice all’AdnKronos Lucano, dopo che la Guardia Costiera, pochi giorni fa, spiegando i motivi del fermo della nave Ong ‘Louise Michel’, ha parlato di non osservanza delle disposizioni impartite, di un comportamento, “che già di per sé complicava il delicato lavoro di coordinamento dei soccorsi“, evidenziando come le “continue chiamate dei mezzi aerei Ong” abbiano “sovraccaricato i sistemi di comunicazione del centro nazionale di coordinamento dei soccorsi, sovrapponendosi e duplicando le segnalazioni dei già presenti assetti aerei dello Stato”.

Mimmo Lucano a processo, ma nel frattempo attacca il governo

“Le accuse alle Ong rientrano in una strategia ideologica di criminalizzazione della solidarietà, degli atteggiamenti di umanità e degli immigranti”. Così all’AdnKronos l’ex sindaco di Riace, Mimmo Lucano, dopo che la Guardia Costiera, pochi giorni fa, spiegando i motivi del fermo della nave Ong ‘Louise Michel’, ha parlato di non osservanza delle disposizioni impartite, di un comportamento, “che già di per sé complicava il delicato lavoro di coordinamento dei soccorsi”, evidenziando come le “continue chiamate dei mezzi aerei Ong” abbiano “sovraccaricato i sistemi di comunicazione del centro nazionale di coordinamento dei soccorsi, sovrapponendosi e duplicando le segnalazioni dei già presenti assetti aerei dello Stato”. Parla lui, ancora fresco di condanna per sfruttamento degli immigrati, certo.

In primo grado, Lucano era stato condannato a 13 anni e due mesi di carcere dal Tribunale di Locrinell’ambito del processo Xenia, per associazione a delinquere, frode, falso in atto pubblico, peculato, abuso d’ufficio e truffa. Secondo le motivazioni della sentenza, avrebbe strumentalizzato il sistema dell’accoglienza a beneficio della sua immagine politica. I giudici hanno ritenuto il sistema organizzato da Lucano un’organizzazione “tutt’altro che rudimentale”, che rispettava regole precise e che era gestita da Lucano “per poter conseguire illeciti profitti, attraverso i sofisticati meccanismi, collaudati negli anni e che ciascuno eseguiva fornendogli in cambio sostegno elettorale”.

Le tragedie? Colpa di Salvini e Meloni

Per Lucano, “la criminalizzazione” delle Ong rientra in “un atteggiamento connaturato, purtroppo, a una parte della politica, all’indole della destra, e mi dispiace dirlo. Per Salvini fermare i migranti nei porti era un motivo di orgoglio, Meloni parlava di affondamento” delle imbarcazioni”. In sostanza, osserva Lucano, “piano piano, centimetro dopo centimetro, l’egoismo ha occupato tutti i nostri spazi”. E il risultato di ciò, aggiunge, “è quello che è accaduto a Cutro e che purtroppo continuerà ad accadere”, anche perché “il mondo è attraversato da fortissime ingiustizie e disuguaglianze, soprattutto per opera dei Paesi che nella storia hanno fatto del colonialismo la loro bandiera e continuano con un sistema di società legato al neoliberismo e all’imposizione di guerre, criteri economici, armi”..

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