Massa Carrara, aggredirono militanti della Lega a un banchetto elettorale: indagati 7 anarchici
Minacciarono e picchiarono a calci e pugni sette militanti della Lega, tre uomini e quattro donne, impegnati in un banchetto elettorale a Marina di Massa. Ora la Digos di Massa Carrara, coordinata dalla Procura, li ha identificati: si tratta di sette anarchici, provenienti da diverse città. I setti, residenti a Lecce, Crotone e Perugia, sono indagati e sottoposti alla misura cautelare di obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria anche per il reato di rapina, poiché al termine dell’aggressione, avvenuta il 10 settembre scorso, portarono via il banchetto e il materiale elettorale.
La Questura: «Episodio di rilevante gravità»
«Si è trattato, evidentemente, di un episodio di rilevante gravità – ha spiegato la Questura in un comunicato – sviluppatosi nel corso di un sabato sera di settembre, che ha visto, in una escalation di violenza, un corteo improvvisato di circa 50 anarchici provenienti prevalentemente da altre province, sfilare tra le vie principali del centro di Marina di Carrara, da cui si sono sganciati alcuni manifestanti per percuotere e minacciare gli esponenti della Lega, mentre altri sottraevano il banchetto del partito e materiale di propaganda politica, portandoli via come trofei».
Le indagini della Digos di Massa Carrara: «Contro gli anarchici prove plurime e oggettive»
Gli investigatori della Digos, al termine di una approfondita indagine, hanno dato esecuzione, nelle città di residenza degli anarchici al decreto di perquisizione personale, locale e di sequestro disposto dal pubblico ministero titolare delle indagini, che ha condiviso i reati contestati e il quadro probatorio indiziario riscontrato dagli investigatori. In alcuni mesi di indagine gli investigatori della Digos hanno raccolto «plurimi, concordanti ed oggettivi elementi di prova, idonei a delineare un quadro indiziario di rilevante gravità nei confronti delle persone indagate», elementi utili che il Gip ha ritenuto tali da giustificare le misure cautelari dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria cui i poliziotti hanno dato esecuzione.