Il guru della tv russa Solovyov minaccia l’Italia: “Bastardi, attraverseremo le Alpi se necessario”

1 Mar 2023 13:46 - di Gianluca Corrente
Solovyov

Un vero e proprio delirio. «Bastardi». Vladimir Solovyov, “guru” della tv russa e star della propaganda di Vladimir Putin, prende di mira l’Italia in uno dei suoi monologhi dedicati alla guerra tra Russia e Ucraina.

Le inaccettabili parole di Solovyov

«Attraverseremo un’altra volta le Alpi, se sarà necessario», dice nel suo programma sull’emittente Rossya 1. «Vedremo com’è il monumento a Suvorov e vedremo se a Milano ricordano come baciavano le mani dei soldati russi». Il riferimento è alla campagna del generale Aleksandr Vasilevic Suvorov che affrontò le truppe francesi tra Svizzera e Nord Italia nel 1799. «Se volete essere duri con noi, bastardi, sappiate che i russi partono lentamente ma galoppano veloci», dice Solovyov, che in passato è stato proprietario di tre ville sul lago di Como.

Podolyak nega attacchi con droni in Russia

Continuano gli scontri in Ucraina. Il consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Mychajlo Podolyak, ha negato che le forze armate di Kiev abbiano condotto attacchi con droni in territorio russo. Su Twitter, Podolyak ha scritto che «l’Ucraina non bombarda il territorio della Federazione russa. Sta invece conducendo una guerra difensiva per liberare tutti i suoi territori. Questo è un assioma». Podolyak ha quindi parlato di «panico e disintegrazione che sono in crescita nella Federazione russa» e che derivano da «un aumento degli attacchi interni alle strutture da parte di oggetti volanti non identificati».

Kiev, a Bakhmut 4.500 civili tra cui 48 bambini

«Ci sono ancora 4.500 civili tra cui 48 bambini a Bakhmut», la città del Donbass nell’est dell’Ucraina dove «si sta combattendo la battaglia più dura» come ha detto Zelensky. E da dove i civili «non possono più essere evacuati perché si trovano in zone non accessibili». Ad affermarlo alla Cnn Tetiana Ignatchenko, portavoce dell’amministrazione militare regionale ucraina di Donetsk. «C’è cibo, acqua e medicine in città. Alla gente è stato fornito tutto in anticipo», ha detto Ignatchenko. «Tuttavia tutti devono andarsene. La situazione è estremamente pericolosa per i civili».

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