I migranti danno fuoco al centro che li ospita, gli agenti se ne vanno: strage in Messico (video)
Agenti di polizia che camminano e si allontanano dall’ufficio dell’Istituto nazionale per le migrazioni di Ciudad Juarez mentre, alle loro spalle dietro le sbarre, si vedono fiamme altissime che hanno causato la morte di almeno 39 migranti, mentre altri 29 sono ricoverati in ospedale con ustioni gravissime. Sono le immagini del video shock che sta circolando in rete e che accusa gli agenti di non essere intervenuti per cercare di salvare i migranti dall’incendio scoppiato dopo un tentativo di rivolta nel centro del Messico settentrionale vicino al confine con gli Stati.
La strage di migranti in Messico: sotto accusa gli agenti
Il segretario delle Nazioni Unite Antonio Guterres si è detto ”rattristato” per la tragedia avvenuta in un dormitorio dell’Istituto nazionale per le migrazioni di Ciudad Juarez. Occorre una ”indagine approfondita su questo tragico evento’‘, ha dichiarato Guterres per mezzo del suo portavoce Stéphane Dujarric.
Guterres ha poi aggiunto che le Nazioni Unite continuano a lavorare “per stabilire rotte migratorie più sicure, più regolamentate e organizzate” e ha offerto le condoglianze alle famiglie delle vittime.
Il presidente messicano: “Rogo appiccato dai migranti”
Il rogo è stato appiccato dai migranti che protestavano contro la loro imminente deportazione. Lo ha annunciato il presidente del Messico, Andres Manuel Lopez Obrador. “Presumiamo che abbiano saputo che sarebbero stati espulsi e che, per protesta, hanno messo dei materassi alla porta del centro di accoglienza e gli hanno dato fuoco, senza immaginare che questo avrebbe causatola strage”.