Grosseto, prove di pacificazione nazionale: intitolate strade ad Almirante e Berlinguer

14 Mar 2023 20:50 - di Francesca De Ambra
Almirante

Prove tecniche di pacificazione nazionale a Grosseto. Proprio oggi, infatti, la giunta comunale ha ratificato il verbale della Commissione toponomastica relativo alle strade del Borgo Nuovo, un complesso residenziale di recente costruzione. Tra queste spiccano quelle intitolate a Giorgio Almirante, leader del Msi-Destra Nazionale, ed Enrico Berlinguer, segretario del Pci. Chiaro l’obiettivo dell’Amministrazione guidata da Antonfrancesco Vivarelli Colonna, imprenditore con il cuore a destra, seppur da indipendente: celebrare e dare un impulso concreto alla “pacificazione nazionale“. «La strada che collegherà Largo delle Nazioni agli edifici in costruzione – spiega l’assessore alla toponomastica nonché deputato e coordinatore regionale di Fratelli d’Italia Fabrizio Rossi, – prenderà il nome di via della “Pacificazione Nazionale”».

Lo ha annunciato l’assessore (FdI) Fabrizio Rossi

La giunta ha fatto le cose per bene. «La stessa strada – prosegue Rossi – si ramificherà poi in due tratti: il primo, via Giorgio Almirante sulla destra, l’altro, via Enrico Berlinguer sulla sinistra». Scelta ovviamente non casuale, visto che rispetta anche l’appartenenza politica dei due leader. «Questo argomento, da sempre, è da noi molto sentito», aggiunge il parlamentare di FdI. Per poi sottolineare: «La pacificazione nazionale è sempre stata una priorità del vecchio leader del Msi. Lo testimonia la sua alla camera ardente prima dei funerali di Berlinguer. Circostanza ricambiata alla morte di Almirante, dal partigiano Giancarlo Pajetta».

«L’idea di “via Almirante” e “via Berlinguer” nasce nel 2018»

L’idea della doppia intitolazione non nasce oggi. «Già nell’aprile del 2018 – ricorda infatti Rossi – il nostro Consiglio Comunale affrontò il tema e approvò il progetto di dare un contributo all’obiettivo del superamento degli odi del dopoguerra attraverso l’intitolazione di due strade ai leader del Msi e del Pci». Un’idea tradottasi in realtà con la ratifica da parte della giunta del verbale della Commissione toponomastica. Per Rossi, che ha fortemente voluto questo obiettivo seguendolo fin dal principio, la decisione odierna è motivo di legittimo orgoglio. «Come destra – ha concluso -, con questo atto abbiamo indicato la strada per superare con i fatti la stagione dell’odio e del furore ideologico».

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