Ecr, i vertici ricevuti a Palazzo Chigi: “Puntiamo a rompere il monopolio della sinistra in Europa”
I co-presidenti del Gruppo ECR Nicola Procaccini e Ryszard Legutko sono stati ricevuti oggi a Palazzo Chigi dal presidente del Partito conservatore europeo, Giorgia Meloni.
Il principale argomento di discussione sono stati i piani per un’ulteriore cooperazione ed espansione del gruppo di centrodestra e conservatore ECR, il cui nucleo è costituito dalla delegazione polacca del Partito Legge e Giustizia e da Fratelli d’Italia di Meloni. “Il Presidente Meloni ha ottenuto una vittoria spettacolare alle elezioni italiane e il suo governo gode di un altissimo sostegno pubblico. È la nostra alleata più importante. La cooperazione tra Varsavia e Roma dovrebbe essere la base per un’ulteriore espansione della nostra alleanza in Europa e per la difesa dei valori comuni che ci stanno vicini, come la fede, la famiglia e l’identità culturale. È solo attraverso un’azione congiunta che possiamo cercare di rompere il monopolio ideologico della sinistra, che prevale oggi nell’Unione europea, ed essere una voce udibile dell’opposizione”, ha sottolineato il neo copresidente polacco dell’ECR Ryszard Legutko. Il suo collega co-presidente italiano Procaccini ha aggiunto: “Noi conservatori di centrodestra siamo quelli che vogliono difendere i trattati istitutivi dell’Unione Europea. È importante capire cosa significhi davvero europeismo. La sinistra è riuscita a cambiare il significato della parola, che ora va contro il significato originario e lo spirito dei trattati dell’UE”.
“Proeuropeista – ha continuato Procaccini – significa infatti che il nucleo stesso degli interessi delle nostre nazioni non può essere subordinato a una sorta di superstato europeo. La base democratica dell’Ue si fonda sulle democrazie nazionali degli Stati membri — in tutta la loro diversità, che non può essere indebolito dall’UE ma, al contrario, rafforzato”. Il professor Legutko, che è anche capo della delegazione Diritto e giustizia a Bruxelles, ha sottolineato: “È necessario continuare la nostra cooperazione a vari livelli ed elaborare un piano concreto per ulteriori azioni nei prossimi mesi”. È stata discussa anche la questione degli aiuti all’Ucraina. Secondo il professor Legutko “nella guerra in Ucraina è in gioco il futuro dell’intera Europa e del mondo occidentale”.
Se si vuole contrastare il monopolio della sinistra in Europa, occorre prima farlo in Italia, dove tutti i canali TV-RAI sono lottizzati da partiti, oggi di minoranza.
Forse sarebbe preferibile che la RAI avesse un solo canale pagato con i nostri abbonamenti per dare solo notizie imparziali, e privatizzare i canali di intrattenimento.
Inoltre esistono decine di giornali (con contrivbuti dello Stato) ma non esiste in edicola un giornale di Fratelli d’Italia e anche il Secolo d’Italia non è in vendita.
Interessante,ancor più il non detto.
Ottimo…..non è l’Europa il problema ma questa Europa in mano alla sinistra stranamente poco critica nei confronti di USA e NATO
Condivido il pensiero espresso dal professor Legutko circa l’enorme importanza per l’Europa e tutto il mondo occidentale della posta in gioco nel conflitto ucraino. Ma qual è il parere al riguardo prevalente nel PD del “nuovo corso” Schlein, appiattito, a quanto sembra, sulle posizioni dei Cinque Stelle anche in politica estera? Un pronunciamento esplicito da parte loro mi pare più che opportuno. E pensare che durante la campagna elettorale precedente le politiche andavano farneticando che chi votava per il centro destra era schierato dalla parte di Putin!