Rampelli: non esistono correnti nel partito, io sono un fondatore di FdI e sto bene dove sto
Basta leggere le elezioni regionali nel Lazio come uno scontro interno a FdI tra rampelliani e meloniani. Un giochino che mira a colpire il partito di Giorgia Meloni e contro il quale è per primo Fabio Rampelli a ribellarsi. Soprattutto dopo aver letto Il Fatto che scrive: “I rampelliani vincono il derby con Giorgia Meloni. Almeno nella Capitale. A Roma, dove FdI è arrivato al 34%, il più votato è l’ex capogruppo alla Pisana Fabrizio Ghera“.
“La verità non è quella che compare sui giornali – precisa Rampelli a Radio Cusano Campus – Non esistono correnti in Fdi, io sono fondatore di Fdi. Se avessi voluto fare una corrente tutti se ne sarebbero accorti. Quella dei gabbiani è una definizione ornitologica più che politica, deriva da un vecchio manifesto fatto nel 1993, ma non c’è nessuna corrente. Non c’è nessuna opposizione a Giorgia Meloni, anche se c’è qualche birichino tra i giornalisti che lo scrive”.
“Ci sono delle dinamiche territoriali, ove esistono problemi elettorali legati alle preferenze, ci sono da sempre e in tutti i partiti. Io molto semplicemente, essendo cittadino di Roma e avendo fatto il consigliere regionale per molti anni, ho dato a Giorgia Meloni la disponibilità a scendere in campo perché mi sembrava egoistico non farlo. Sto bene dove sto, mettermi a disposizione è stato un atto di generosità nei confronti dei nostri elettori. Dopodiché abbiamo valutato insieme agli altri partiti della coalizione quale potesse essere il miglior candidato per il centrodestra”, conclude.