Parte la demolizione della villa bunker del boss dei Casalesi Zagaria. Il governo festeggia, Saviano tace…
E’ partita oggi la complessa operazione tecnica di demolizione dell’edificio bunker nel quale fu catturato il boss Michele Zagaria a Casapesenna, in provincia di Caserta. Il progetto di demolizione controllata è stato realizzato dal Corpo nazionale dei Vigili del fuoco utilizzando le più avanzate strumentazioni e attrezzature tecniche e prevedendo l’impiego di personale e mezzi speciali per le demolizioni e l’abbattimento di elementi strutturali di grandi dimensioni. Che peccato non leggere ancora, a metà giornata, commenti entusiastici di colui che si considera il nemico numero uno dei Casalesi, Roberto Saviano. Che al momento tace, o magari userà l’ironia, come per l’arresto di Messina Denaro…
La villa bunker di Zagaria sarà demolita perché è abusiva
Le operazioni, molto complesse e da svolgere in ristretti spazi di lavoro, impiegheranno ogni giorno 4 mezzi operativi e 24 vigili del fuoco provenienti da diversi comandi, in coordinamento con la Prefettura di Caserta, le forze dell’ordine, la Regione Campania e il Comune di Casapesenna. Insieme al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi (nella foto), presenti oggi all’avvio delle operazioni il capo Dipartimento dei Vigili del fuoco Laura Lega, il capo del Corpo nazionale Guido Parisi.
Meloni: “Ha vinto lo Stato in un territorio a rischio”
“L’abbattimento del covo-bunker a Casapesenna di Michele Zagaria conferma la presenza dello Stato in un territorio complesso e che merita la massima attenzione delle Istituzioni. L’operazione di oggi è estremamente importante e simbolica perché cancella il luogo attraverso il quale il capo dei Casalesi dominava quella terra. È una bella giornata per lo Stato e per chi ama e difende la legalità. La lotta alla criminalità organizzata è uno dei capisaldi dell’azione di questo Governo e continueremo a lavorare h24 in questa direzione”, è il commento del premier Giorgia Meloni.
La soddisfazione del sottosegretario Ferro (FdI)
“L’avvio della demolizione a Casapesenna della villa-bunker in cui si svolse l’ultima latitanza del boss dei Casalesi Michele Zagaria, è la testimonianza di una importante vittoria dello Stato sulla camorra, il segnale di una forte presenza delle istituzioni in un territorio per troppo tempo soffocato e impoverito dall’illegalità e dalla protervia criminale”, commenta il sottosegretario all’Interno Wanda Ferro (FdI), che ha preso parte, insieme al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, all’avvio dei lavori di demolizione dell’immobile abusivo al posto del quale sarà realizzato un parco pubblico.
Un colpo alle attività mafiose da parte del Viminale
“C’è un grande valore simbolico – osserva Ferro – nel restituire alla comunità ciò che i clan mafiosi hanno realizzato con le loro attività criminose. Per questo il Viminale, nell’ambito di una cooperazione interistituzionale con la Regione Campania, ha dato concreto impulso ad un intervento di demolizione che vuole essere un segnale di rinascita del territorio nel segno della legalità. Nella stessa direzione il governo guidato da Giorgia Meloni considera prioritario il rafforzamento dell’azione volta all’utilizzo a fini sociali e istituzionali dei beni confiscati, nella più generale strategia di contrasto alla criminalità organizzata”.
Il sottosegretario Ferro, che ha la delega all’Agenzia nazionale dei beni confiscati, ha poi visitato, insieme al ministro Piantedosi, il Centro di educazione e documentazione ambientale “Pio La Torre” a Santa Maria la Fossa (Ce), realizzato in un immobile confiscato alla criminalità e gestito dal consorzio Agrorinasce.