Gas, Urso: «Autonomi dalla Russia entro l’anno. E dal 2024 potremo rifornire anche altri»

13 Feb 2023 10:15 - di Agnese Russo
urso

«Entro quest’anno ci affrancheremo dalla Russia a fronte del 40% che acquistavano da Mosca nel 2021 e del 16 % registrato lo scorso anno». A chiarirlo è stato il ministro per le Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso, che si trova in missione in Azerbaigian per consolidare il partenariato strategico multidimensionale che esiste con il Paese e che in questa fase diventa ancora più importante alla luce della questione energetica. Durante la missione, che prevede incontri di Urso con il presidente Ilham Aliyev e i ministri dell’Energia Parviz Shahbazov, degli Esteri Jeyhun Bayramov e dell’Economia Mikail Jabbarov, sarà sottoscritto anche un accordo tra Ansaldo Energia e Azerenenerji.

Urso: «Entro quest’anno ci affrancheremo dal gas russo»

Intervistato dal Messaggero, Urso ha spiegato che «dal prossimo anno potremo fornire anche altri Paesi e in poco tempo diventeremo l’hub del gas europeo, anche grazie al raddoppio del Tap azero». «Ma – ha chiarito il ministro – vi sono altre opportunità industriali con Baku come dimostrano i contratti di Ansaldo Energia che saranno sottoscritti oggi, davvero significativi per il rilancio della azienda, e i progetti su rinnovabili ed elettricità presentati al mio collega Pichetto nella sua recente visita». Dunque, quello con l’Azerbaigian è un «partenariato strategico che ormai supera l’aspetto energetico» e che comporta «grandi opportunità per il Made in Italy, partnership industriali e commerciali».

L’Italia si avvia a diventare «l’hub del gas europeo»

Tornando al tema dell’autonomia energetica da Mosca, Urso ha confermato che nel 2024 l’Italia potrà guardare al futuro con maggiore tranquillità, perché «con i due rigassificatori di Piombino e Ravenna che saranno installati prima dell’estate, saremo liberi dalla Russia: produrranno 10 miliardi di metri cubi di gas, esattamente quelli importati da Mosca lo scorso anno». «Altrettanto – ha aggiunto – dobbiamo fare sul fronte dell’elettricità: con Terna possiamo diventare hub elettrico del Mediterraneo e con la Megafactory di Enel a Catania i maggiori produttori di pannelli solari in Europa. Il futuro del Paese passa dagli investimenti su tecnologia green e digitale: dalle batterie ai seminconduttori, ma anche turbine, accumulatori e appunto pannelli».

L’importanza dell’accordo europeo sul price cap: «Se ci avessero ascoltato prima…»

Rispetto poi agli eventuali picchi della speculazione sul prezzo del gas, dei quali gli ha chiesto conto Umberto Mancini, che firma l’intervista, Urso ha ricordato che «come avevano previsto l’accordo europeo sul price cap ha contributo a far crollare i prezzi: siamo intorno a 55 dollari a fronte degli oltre 300 superati in agosto. Se ci avessero ascoltato prima, avremmo risparmiato oltre 70 miliardi di euro che abbiamo dovuto destinare a imprese e famiglie». «Ma non basta», ha avvertito Urso, chiarendo che «negli Stati Uniti il prezzo del gas è di 12-14 dollari, un vantaggio competitivo che nessuna misura può colmare: serve produrre più energia per giungere alla piena sovranità, è questo il campo della politica industriale. Anche per questo – ha spiegato il ministro – serve una immediata flessibilità nell’uso delle risorse comunitarie, per indirizzarle sulla produzione energetica e sulla frontiera della tecnologia green e digitale».

Urso conferma l’impegno per il riordino del settore carburanti

Anche quanto al prezzo dei carburanti, poi, Urso ha rimarcato «un dato che può portare maggiore serenità: i prezzi sono in progressiva diminuzione, le nuove sanzioni europee sui prodotti petroliferi russi scattate una settimana fa non hanno avuto alcun impatto sui consumatori». «Attualmente – ha proseguito – il prezzo industriale dei carburanti in Italia è più basso di quelli di Spagna, Francia e Germania. Inoltre, abbiamo aperto un tavolo di riordino del settore, con tutti gli attori della filiera. Non era mai accaduto prima. Giungeremo – ha assicurato il ministro – ad una riforma organica come meritano operatori e consumatori».

 

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