Ciriani: “Nessuno sminuisca la nostra vittoria. Ma non infierisco sugli avversari”

15 Feb 2023 9:58 - di Federica Argento
Ciriani

“Siamo il primo partito ma anche gli alleati possono sorridere. Credo che governeremo meglio”. Intervistato da Repubblica Luca Ciriani, ministro per i Rapporti con il parlamento, assicura che l’agibilità politica per l’esecutivo che guida Giorgia Meloni trarrà beneficio dal voto in Lombardia e Lazio. “Sinceramente mi aspettavo un successo ma non così vistoso”, sottolinea il ministro. “Possiamo dire, vista l’importanza delle due regioni chiamate alle urne, che gli italiani apprezzano il governo Meloni”. Che parla di dato elettorale che certifica “l’ottima salute della coalizione e di tutte le componenti”. “Fdi – aggiunge – in questo momento è il partito con più consensi, non lo dico io ma lo affermano gli elettori”.

Ciriani: “Avremmo vinto anche con un centrosinistra coeso”

“I numeri dicono che avremmo vinto anche se il centro sinistra si fosse presentato coeso, l’opposizione è però fondamentale in una democrazia sana e matura. Lo dicevo anche quando ero in minoranza: un Parlamento senza opposizione non è un Parlamento”. Ciriani smentisce subito la domanda maliziosa contro Berlusconi. Il caso non esiste: «La posizione dell’Italia sulla guerra non è e non sarà in discussione. Per noi fanno fede i voti di FI in aula. E le parole di Tajani». Ciriani, politico di sostanza, non si appassiona alle formulette. “E’ nato il Destra-centro?, gli chiedono: «Non mi appassionano i giochi di parole. È attestata l’ottima salute della coalizione e di tutte le sue componenti. Poi che FdI sia in questo momento il partito con più consensi, non lo dico io ma lo affermano gli elettori. Dopo questo voto tutti i partiti della coalizione hanno motivi per sorridere. Ora il clima non può che migliorare».

Ciriani a Calenda: “Gli elettori hanno ragione solo quando vincete voi…”

Si passa alla “scusa” dell’astensionismo per ventilare la narrazione di un successo ‘dimezzato’? «L’astensionismo – ribatte nell’intervista Ciriani- non cambia il significato politico delle elezioni. Però rischia di non essere più un caso sporadico e questo deve far riflettere tutta la politica, non solo noi che oggi siamo al governo». E scansa anche il tema della vittoria facile in virtù delle divisioni tra le opposizioni.  «I numeri dicono che avremmo vinto anche se il centrosinistra si fosse presentato coeso e non voglio infierire sullo stato di salute degli altri partiti». Poi irride, con classe, Calenda che ha ‘incolpato’ gli elettori per il voto: «Quindi gli elettori hanno ragione solo quando vince il centrosinistra? È un concetto alquanto strano di democrazia. Calenda prima di giudicare gli italiani per le loro scelte analizzi meglio il suo risultato».

Rai: “A tempo debito il governo ha il diritto di intervenire sui vertici…”

Si passa a un tema solo apparentemente più leggero: il Festival di Sanremo, che apparso a tutti l'”ultima ridotta valtellinese” dei grandi elettori del Pd. E FdI ha molto criticato alcuni eccessi. Domanda: È lecito attendersi un cambio ai vertici Rai? «Sanremo – risponde Ciriani – è il più importante evento d’intrattenimento che abbiamo in Italia. E tale dovrebbe rimanere, senza essere piegato a scopi di propaganda politica. Detto questo, a tempo debito, ritengo che il governo abbia il diritto di intervenire sui vertici Rai. Come hanno sempre fatto tutti».

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