Pnrr, cabina di regia a Palazzo Chigi. Meloni: “Ci consentirà di realizzare un nuovo Piano Mattei”

6 Feb 2023 18:56 - di Davide Ventola
Pnrr, cabina di regia

“Il nuovo piano” del RepowerEu da inserire nel Pnrr “consentirà all’Italia di dare un forte contributo alla realizzazione del ‘Piano Mattei‘ al fine di consolidare il processo di diversificazione delle forniture verso una totale eliminazione del gas russo e per far diventare l’Italia hub energetico del Mediterraneo per tutta l’Europa in un proficuo rapporto di cooperazione soprattutto con i paesi africani“. Lo ha detto il premier Giorgia Meloni nel corso della cabina di regia del Pnrr, come riferisce una nota di Palazzo Chigi.

Nel corso della Cabina di Regia del Pnrr con i ministeri competenti e le società partecipate Eni, Enel, Snam e Terna si è infatti avviato un confronto sul nuovo capitolo da inserire nel PNRR relativo al RepowerEU, il Piano europeo per fronteggiare le difficoltà del mercato energetico globale causate dalla guerra in Ucraina.

La riunione si è svolta alla presenza del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, del ministro per il Pnrr, le politiche di coesione e il Sud, Raffaele Fitto e tutti i ministri competenti. Hanno partecipato gli amministratori delegati dei principali operatori del settore energetico ed elettrico nazionale Enel, Eni, Snam e Terna.

RepowerEU: gli aggiornamenti al 30 aprile

Il ministro Fitto ha illustrato i principali obiettivi, le modalità e i termini per la definizione dell’intero Piano e ha affermato che nei prossimi giorni sarà completato il confronto con tutti i soggetti istituzionali nazionali e locali così come richiesto dalla Commissione Europea. Il RepowerEU e il contestuale aggiornamento del Pnrr dovranno essere perfezionati entro il 30 aprile.

“La sfida per rafforzare la sovranità energetica richiede un impegno da parte di tutti – ha evidenziato il presidente Meloni – oggi inizia un percorso istituzionale che in tempi brevi ci consentirà di elaborare e successivamente realizzare un piano che renderà l’Italia più sostenibile da un punto di vista energetico attraverso l’aumento della produzione di energia da fonti rinnovabili, la diversificazione delle fonti di approvvigionamento, la riduzione dei consumi. In questo quadro il governo si è impegnato ad attivare strumenti finanziari e di politica industriale per sostenere concretamente la realizzazione dell’intero piano”.

Bankitalia: grazie al Pnrr almeno 300mila posti di lavoro in più

Nel 2024, anno di massima spesa prevista, il Piano nazionale di ripresa e resilienza attiverebbe una domanda di lavoro compresa tra l’1,7% e il 2,1% dell’occupazione alle dipendenze. Considerando solo le risorse erogate attraverso il Dispositivo per la ripresa e la resilienza (Recovery and resilience facility, RRF, il principale strumento del programma Next generation EU), nel 2024 l’occupazione generata nel complesso sarà di circa 300mila persone, il 77% della quale afferente al settore privato. L’attivazione che verrebbe generata dal totale dei nuovi fondi Pnrr nell’anno di picco sarebbe pari a 375.000 (2,1%), di cui il 79% nel settore privato.

Lo stima uno studio della Banca d’Italia pubblicato nelle Questioni di Economia e Finanza, intitolato ‘L’occupazione attivata dal Piano nazionale di ripresa e resilienza e le sue caratteristiche’. In termini assoluti, l’aumento della domanda di lavoro sarebbe maggiore nelle costruzioni ma interesserebbe anche altri comparti di minore dimensione. In questi settori l’incremento dell’occupazione indotto dal Piano rappresenterebbe una marcata inversione di tendenza rispetto alla dinamica osservata tra il 2014 e il 2019. Nel confronto con la composizione attuale dell’occupazione, la domanda aggiuntiva sarebbe maggiormente concentrata in comparti e attività professionali che impiegano personale altamente qualificato e specializzato.

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