Bindi: “Al Pd manca ancora una visione, andava sciolto. Sarà molto dura per Schlein tenerlo unito”

28 Feb 2023 9:25 - di Stefania Campitelli

Osservatrice attenta e acuta. Da fondatrice del Pd (ma ora non ha la tessera e non ha votato) Rosy Bindi guarda con scetticismo al nuovo corso del Pd.  Rivoluzione? “Sicuramente questo voto chiude la fase del renzismo”, dice intervistata da La Stampa. “C’è la voglia di affidare a una leadership nuova tutto il cambiamento. Ma il punto è: cosa vuol dire cambiamento? Un cambio dei dirigenti? Dell’organizzazione? O della visione? A me interessa quest’ultimo punto”.

Bindi: non parlerei di rivoluzione con Elly Schlein

Pochi gli spunti programmatici dell’intervento ‘inaugurale’ di Elly Schlein. “Quando sei all’opposizione – insiste Bindi – quello che conta è la visione. Riuscire a convincere le persone che sarai capace di dare risposte alle grandi sfide del momento. E nelle sue parole non ho riconosciuto questo progetto. Per esempio mi sarebbe piaciuto fosse andata a Crotone. E domenica notte non l’ho sentita parlare della guerra”.

Sulla guerra la sinistra non può stare zitta

Siamo di fronte a un nuovo ordine mondiale e su questo, la sinistra non può permettersi di stare in silenzio. Il rischio è che finisca come in passato. “Stavolta vorrei vedere ricostruire una comunità politica intorno a una visione”. Detto questo, l’ex anima democristiana della sinistra apprezza la buona notizia della prima donna segretaria.

Primarie, tutto da rifare e il partito andava sciolto

Anche sulle primarie non mancano le critiche, di fronte a un evidente scollamento tra elettori e iscritti. “Secondo me, dovrebbe poter votare solo chi partecipa al dibattito del processo costituente”. Bindi resta dell’idea lo scioglimento del partito andava fatto. “C’è stato nei fatti con il voto di domenica: è evidente che quello che c’era non andava più bene”.

Il partito è diviso a metà, ma non vedo visione

E ora tenere insieme i cocci non è impresa da poco. “Il fatto è che il partito è diviso a metà. E stare insieme è una cosa buona, ma se si condivide la linea, non se si fa un’unità pasticciata”. Chi ha votato Schlein vuole un Pd più caratterizzato a sinistra. “Il mio auspicio – dice Bindi a La Stampa – è che lei riesca in questa ricostruzione della sinistra, tenendo però unito il partito”.

Elezioni, non ha vinto la destra, ha perso la sinistra

Tranchant sulla sconfitta elettorale. “Alle ultime elezioni non ha vinto la destra: ha perso la sinistra. Il Pd deve riuscire a unire l’opposizione su scelte precise. Ma unirle senza la condivisione dei contenuti non avrebbe senso. E con opposizioni così lontane tra loro non sarà un’impresa semplice. A un certo punto bisognerà fare qualche scelta”.

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