Biden, spunta un rapporto riservato: l’Fbi indaghi sui cattolici tradizionalisti e sulle messe in latino
Un rapporto riservato, scoperto nell’ufficio Fbi di Richmond, sta mettendo in grande imbarazzo i dem statunitensi e ha provocato la rivolta di 19 procuratori Generali federali perché rivela che, sotto la guida dell’Amministrazione Biden, il Federal Bureau of Investigation è stato invitato a perseguitare i cattolici tradizionalisti e quanti seguono le messe in latino come se fossero terroristi.
La faccenda potrebbe persino essere ridicola se non fosse incredibilmente vera tanto che una ventina di State attorneys general , gli avvocati generali dello Stato, hanno spedito una lettera infuriata al Procuratore Generale, il fedelissimo di Biden, Merrick Garland e al Direttore del Federal Bureau of Investigation, Christopher A. Wray, protestando vivacemente e parlando di “bigottismo anti-cattolico nell’Fbi e nell’Ufficio di presidenza che sta trattando i cattolici come potenziali terroristi a causa delle loro convinzioni”.
Il rapporto riservato dell’Fbi – ritirato dopo la bufera – arrivava a sostenere che gli estremisti sono stati attirati in organizzazioni cattoliche romane “radicali-tradizionaliste” note principalmente per il loro amore per la messa latina e le relativamente poche chiese in cui viene celebrata.
“Siamo i principali funzionari legali dei nostri rispettivi Stati incaricati non solo di far rispettare la legge, ma anche di garantire i diritti civili dei nostri cittadini – esordiscono i 19 avvocati Generali dello Stato. – Scriviamo con indignazione e allarme per affrontare il memorandum interno anti-cattolico prodotto dal Richmond Field Office dell’Fbi il 23 gennaio 2023, che è stato rilasciato al pubblico questa settimana”.
“L’Fbi deve immediatamente e inequivocabilmente ordinare al personale dell’agenzia – intimano i legali dello Stato – di non prendere di mira gli americani in base alle loro credenze e pratiche religiose. Chiediamo inoltre che l’Fbi produca, pubblicamente, tutto il materiale relativo al memorandum e alla sua produzione”.
“Se c’è una stella fissa nella nostra costellazione costituzionale – ricordano i 19 State attorneys general – è che nessun funzionario, alto o piccolo, può prescrivere ciò che deve essere ortodosso in religione. Questo paese è stato fondato sul diritto di tutte le persone di adorare nella chiesa, nella moschea o nella sinagoga di loro scelta, libere dalle interferenze dal governo”.
“Siamo particolarmente allarmati dal suggerimento del memorandum che gli agenti dell’Fbi dovrebbero sviluppare “fonti con accesso”, anche in “luoghi di culto”, per identificare i cattivi cattolici“.
Sul Washington Post, che non è certo un giornale antidemocratico e tantomeno favorevole all’elettorato repubblicano tradizionalmente cattolico, la crociata anti-cattolica di Biden e dell’Fbi ha provocato l’intervento ironico del columnist Hugh Hewitt docente di Diritto costituzionale alla Chapman University School of Law. Che sferza i dem. E lì invita ad occuparsi di cose più serie: “ciò che può capitare, al massimo, durante una messa in latino dei cattolici tradizionalisti e di scivolare su un rosario lasciato inavvertitamente a terra”.