Nesci (Ecr): «Bene l’iniziativa dell’Ue sulla fuga dei cervelli ma servono programmi specifici»
«Non può che essere accolta con favore l’iniziativa promossa dall’Europa per arginare il fenomeno della cosiddetta “fuga di cervelli” che colpisce soprattutto le aree più periferiche e dove le competenze e le abilità vengono svilite da contesti socio-economici non adeguati a farle emergere». È quanto ha dichiarato l’eurodeputato di FdI- Ecr Denis Nesci, intervenendo in Commissione Regi, in occasione della comunicazione sulla valorizzazione dei talenti nelle regioni europee del Commissario per la coesione e le riforme Elisa Ferreira.
Nesci (FdI-Ecr): «Puntare a programmi specifici»
«L’impegno dell’Ue a non lasciare indietro nessuno, rafforzando la resilienza e l’attrattiva delle regioni che subiscono questo spopolamento, va nella direzione di non disperdere il patrimonio di generazioni intere
che hanno investito tempo e denaro nella loro formazione nel loro paese d’origine. In questo quadro – continua l’eurodeputato di FdI-Ecr – il meccanismo di incentivazione dei talenti pensato dalla Commissione, deve puntare a programmi specifici per le regioni interessate a migliorare l’accessibilità al mondo del lavoro, scoraggiando un approccio piatto, finalizzato a forme di assistenzialismo di stato, e puntando ad un nuovo dinamismo occupazionale in grado di sconfiggere il fenomeno della transizione demografica e della conseguente “fughe di talenti”».