Erri De Luca, da Lotta continua a Lotta “gretina”: «Giusto imbrattare, i vandali stanno al governo»
Erri De Luca, già esponente e sostenitore di Lotta continua, salta sul carro dell’ambientalismo di protesta di sinistra e si iscrive al partito di Lotta “gretina”, quella che vede i giovani seguaci della Thunberg andare perfino oltre gli intendimenti della ragazza svedese e prendere d’assalto palazzi, musei e simboli della politica e dell’arte in nome delle battaglie sul clima. Lo scrittore napoletano, in una intervista alla Stampa, si schiera con “quelli che gridano le loro ragioni senza essere ascoltati”. Dei blitz contro i palazzi del potere e contro l’arte che gruppi ambientalisti ripetono in questi mesi, e giorni, lo scrittore condivide «gli argomenti e la necessità di promuoverli».
Erri De Luca si schiera con chi imbratta i palazzi e le opere d’arte
Sui ragazzi che hanno gettato vernice sui muri del Senato, Erri De Luca dice: «Definirle forme di protesta è per me riduttivo. Sono ordini del giorno che riguardano la vita del mondo che ci ospita e l’epoca presente. Le manifestazioni in piazza sono forme consumate di testimonianza politica. Servono gesti espliciti, comunicativi e innocui. Ne stiamo discutendo perché riescono a richiamare l’attenzione della cronaca». Il fine giustifica i mezzi, dunque? «Non qualsiasi, ma quella adatta e calibrata. Sono stato incriminato e assolto dal reato di istigazione. Quella causa, la lotta della Val di Susa, andava difesa in quel modo. Oggi su queste forme di lotta politica di Ultima Generazione mi limito a constatare che sono ragionevoli e misurate sulla sensibilità attuale così attenta alle superfici. Schizzarle di vernice lavabile suona scandaloso alle epidermidi di chi non fa niente di niente per ridurre i danni ambientali».
Le accuse ai veri “vandali” che fanno leggi contro gli sbarchi degli immigrati
De Luca scarica le colpe di tutto, ovviamente, sul governo Meloni e ribalta le accuse agli ambientalisti: «I vandali fanno leggi che ostacolano i salvataggi di chi sta affogando in mare. C’è un vandalismo in corso sui rincari delle bollette energetiche. Invocare manette è una forma di impotenza. Ma gioca a favore delle ragioni dei gesti simbolici». Poi l’appello alla presunta intelligentia di sinistra. «Gli intellettuali andrebbero identificati, si tratta di singole persone e non di una categoria. Non sono ottimista guardando in giro. Ma gli italiani sono imprevedibili. Si sono astenuti in massa alle politiche di settembre, sta a vedere che sta covando uno schieramento ambientalista che farà saltare il banco del Casinò politico». Ah, ecco: si sono astenuti in massa, non hanno votato in massa il centrodestra…