Strage di Fidene, le vittime ora sono quattro: è morta anche Fabiana De Angelis
Salgono a quattro le vittime della strage di Fidene. È morta anche la signora Fabiana De Angelis, 57 anni, che da domenica lottava in un letto dell’ospedale Sant’Andrea di Roma, dopo essere stata colpita al cranio dalla pistola di Claudio Campiti. La donna era stata operata e trasferita in rianimazione ma le sue condizioni erano subito apparse gravissime. «Gli accertamenti diagnostici effettuati in queste ore – ha fatto sapere la direzione sanitaria dell’ospedale – hanno evidenziato un quadro clinico irreversibile. È stata dichiarata la morte cerebrale».
La donna era ricoverata al Sant’Andrea
La De Angelis è la quarta donna uccisa nella folle sparatoria di Fidene. Le altre sono Elisabetta Silenzi, Sabina Sperandio e Nicoletta Golisano. Si appesantisce dunque ancora di più la posizione di Campiti, che ora per la prima volta si confronterà con i magistrati. L’udienza di convalida del fermo avverrà nel carcere di Regina Coeli e l’uomo dovrà rispondere di accuse gravissime: omicidio volontario plurimo aggravato dalla premeditazione. Intanto emergono nuovi particolari sul suo passato: per due anni, dall’aprile del 2020 al settembre scorso, aveva percepito il reddito di cittadinanza. Domani, dunque, l’udienza di convalida del fermo per Campiti, che per ora è l’unico indagato.
Domani l’interrogatorio del pluriomicida di Fidene
Ma i carabinieri stanno battendo anche un altro fronte, quello del poligono di tiro di Tor di Quinto, dal quale l’uomo è riuscito a portar via l’arma del delitto. Gli inquirenti vogliono acquisire i verbali di entrata e di uscita e anche le immagini delle telecamere di sicurezza per capire se ci siano state falle nei meccanismi di sorveglianza. Campiti ha potuto prelevare in armeria una Glock ’45 lasciando un documento, ma non è mai arrivato alla linea di tiro: è andato a Fidene per puntarla su bersagli umani. Ieri il prefetto di Roma Bruno Frattasi ha annunciato una stretta sui controlli nei poligoni di tiro, e d’accordo s’è detto oggi il capo della Polizia Lamberto Giannini: «È una tematica assolutamente all’attenzione».