Scattano misure interdittive e sequestri per la cooperativa Karibu della suocera di Soumahoro
Scattano misure cautelari interdittive del divieto temporaneo di contrattare con la pubblica amministrazione e di esercitare imprese e uffici direttivi di persone giuridiche, per la durata di un anno, sono state eseguite nei confronti dei membri del consiglio di amministrazione della cooperativa sociale integrata “Karibu”.
Il provvedimento restrittivo stato emesso dal gip di Latina e eseguito dal Nucleo di Polizia Economica e Finanziaria della guardia di Finanza, con l’ausilio del personale della Sezione di polizia giudiziaria della Polizia di Stato.
La “Karibu” era gestita dalla suocera del deputato di Articolo 1, Aboubakar Soumahoro.
È stato disposto anche il sequestro preventivo a fini della confisca, anche per equivalente, del profitto del reato, sino alla concorrenza di 639.455 euro nei confronti di un indagato e di 13.368 euro nei confronti di altri due indagati.
I provvedimenti sono stati adottati dal gip con riferimento a reati tributari relativi all’emissione e all’impiego di fatture per operazioni inesistenti, per gli anni di imposta dal 2015 al 2019.
Le indagini proseguono, come informa una nota della procura di Latina, anche con riferimento a temi investigativi diversi e complessi, “nel rispetto delle disposizioni normative in tema di segretezza degli atti di indagine, onde garantire, per un verso, diritti e facoltà delle persone sottoposte ad indagini e, per altro verso, la genuinità, l’oggettività e il buon esito degli accertamenti investigativi”.