La pacca sul sedere col dorso della mano non è palpeggiamento: e il giudice archivia
La pacca sul sedere diventa una violenza sessuale opinabile. A giudizio di un magistrato di Lecce, infatti, se chi la infligge alla malcapitata di turno usa il dorso della mano, può essere considerata qualcosa di diverso da un palpeggiamento. E pertanto, il procedimento seguito alla denuncia della vittima, può essere archiviato. O almeno così ha deciso una sentenza del Tribunale di Lecce nei riguardi di un 51enne di Spongano accusato di aver toccato il fondoschiena di una commessa di 25 anni. Ma andiamo con ordine.
Assurda sentenza, la pacca sul sedere data a una commessa non è palpeggiamento
La vicenda, che racconta nei dettagli da Il Giorno e La Nazione. E rilanciata da Tgcom24 e Il Giornale, risale allo scorso 22 giugno, quando la donna va a sporgere denuncia per presunta violenza sessuale ai danni di un 51enne che ha allungato le mani. Anzi, il dorso della mano, sulle sue terga. Nel fascicolo d’indagine, che i carabinieri aprono a seguito dell’esposto, finiscono anche i filmati delle telecamere di sorveglianza del negozio. Video che immortalano l’azione, e registrano il cliente che, mentre percorre la corsia dei prodotti frigo, schiaffa il dorso della mano sul fondoschiena della commessa. Una donna di sua conoscenza, intenta in quel momento a sistemare la merce su uno scaffale.
Il giudice archivia argomentando su modalità e tempistica del gesto oltraggioso
Denuncia e filmati finiscono sul tavolo del magistrato la quale, esaminando il materiale che ricostruisce la dinamica dell’accaduto, esprime i dubbi che ufficializza in sentenza. Dubbi che riguardano modalità e tempi del gesto oltraggioso. Infatti tra le “variabili” citate nel giudizio, figurano proprio la durata del contatto e il modo in cui la mano tocca il sedere della vittima. Tanto che, a supporto della scelta di archiviare il procedimento, il giudice – pur definendo quel gesto immorale, volgare e irrispettoso – argomenta: «Non si tratta di un palpeggiamento, facendosi in tal caso riferimento al toccamento con il palmo delle mani».
I filmati riprendono la pacca sul sedere data col dorso della mano e…
Non solo. Perché secondo la sentenza, «non si tratta neanche di toccamento lascivo, facendosi in tal caso riferimento a quei toccamenti che manifestano libidine». Oltretutto, i video hanno consentito di ricostruire la dinamica dell’accaduto accertando che «la durata della permanenza della mano sul corpo della vittima fu inferiore alla frazione di secondo». Allora: nulla di fatto. Ma dire che la sentenza è a dir poco “strana” sarebbe dire poco…