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Influenza, Galli: «La peggiore dal 2009». E sul Covid Bassetti insiste: «Basta coi tamponi»

Cronaca - di Milena Desanctis - 23 Dicembre 2022 - AGGIORNATO 23 Dicembre 2022 alle 19:33

L’influenza di quest’anno continua a creare allarme. «Siamo di fronte alla peggiore stagione influenzale, come numero di casi, vista almeno dal 2009. Con la circolazione ancora presente di Sar-Cov-2 il peso per il sistema sanitario, in questo momento, è notevole. Complessivamente non è una bella situazione». A dirlo all’Adnkronos Salute è Massimo Galli, già direttore del reparto di Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano secondo il quale, nonostante siamo arrivati «probabilmente al picco, vale ancora la pena vaccinarsi».

Influenza, Galli: «Circolano diversi ceppi»

«Anche perché la stagione influenzale dura, con diverse variazioni stagionali, da metà novembre a inizio marzo. Circolano diversi ceppi: l’influenza B di solito arriva più tardi e spesso è cattivella anche lei, quindi immunizzarsi resta utile». Tra i ceppi circolati, spiega l’esperto, «ce ne sono due principali di influenza A (H1n1 e un H3n2) e ci sono anche quelli dell’influenza B che è tutto un altro virus, “parente” ma diverso, che di solito dà segno di sé un po’ più tardi. Una vaccinazione tetravalente o trivalente che sia, copre anche per l’influenza B», conclude.

Bassetti: «Fare i tamponi è come tirare una monetina»

Scende in campo anche l’infettivologo Matteo Bassetti che parla di tamponi e Covid. «Quest’anno vorrei non vedere la coda davanti alle farmacie per i tamponi prima dei ritrovi in famiglia: non serve a niente. Infatti, ben che vada, il test è positivo nel 30-40% dei casi, quindi con questa variante abbiamo più del 60% dei tamponi che risulta negativo mentre alberghiamo il virus. Che senso ha? Andare a fare il tampone prima di pranzi e cenoni è come tirare la monetina. Ha molto più senso dire alle persone di stare con la mascherina se hanno sintomi di influenza, Covid o altro», sottolinea all’Adnkronos Salute il direttore della Clinica di malattie infettive del policlinico San Martino di Genova, alla vigilia delle Feste.

Bassetti: «Mi auguro che i tamponi vengano messi nel dimenticatoio»

«Mi auguro che i tamponi vengano messi sempre più nel dimenticatoio – prosegue Bassetti – e fatti unicamente per i sintomatici. Gli americani hanno deciso che fare il tampone Covid-19 agli asintomatici negli ospedali e nelle strutture sanitarie non serve. Cerchiamo di sbrigarci a fare la stessa cosa anche in Italia, prima che sia tardi. Cerchiamo di evitare di continuare a giocare all’allegro infettivologo – rimarca – ci abbiamo già giocato l’anno scorso, torniamo a fare i medici e i pazienti tornino a fare i pazienti». Tutti al Veglione con la mascherina? “Neanche per sogno”, risponde l’esperto.

«Natale farà da volano per i contagi, più dell’influenza che del Covid»

Certo, secondo Bassetti, «Natale farà da volano per i contagi, più dell’influenza che del Covid. Siamo vicini al picco influenzale, probabilmente l’abbiamo già raggiunto, ma ovviamente “assembrarci” nelle tante occasioni di socialità di questi giorni, con scambio di baci e abbracci, aumenta la circolazione virale. Ci deve preoccupare tutto questo? Speriamo che l’influenza non vada a mettere in difficoltà il sistema ospedaliero: l’invito è a non andare in pronto soccorso, per evitare in queste settimane il sovraccarico del sistema sanitario», chiosa l’infettivologo.

 

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di Milena Desanctis - 23 Dicembre 2022