Delirio a Buenos Aires, quattro milioni in festa in strada per i campioni del mondo: muore un 24enne
L’Argentina campione del mondo sfila (più o meno) tra 4 milioni di tifosi che invadono le strade di Buenos Aires e paralizzano la capitale. Il pullman che trasporta Leo Messi e tutta l’albiceleste fatica a muoversi in una città totalmente bloccata. Alla fine, stop al pullman e i giocatori salutano i tifosi sorvolando Buenos Aires in elicottero in una giornata caotica. Il primo a lamentarsi della situazione è il presidente della federcalcio argentina (Afa) Claudio ‘Chiqui’ Tapia, che critica il dispositivo predisposto dalla polizia federale.
Delirio a Buenos Aires: i campioni argentini in elicottero
“Non ci permettono di salutare tutte le persone che erano all’Obelisco, le stesse organizzazioni di sicurezza che ci hanno scortato, non ci permettono di andare avanti”, dice, facendo riferimento alla meta che il pullman non può raggiungere. “Mille scuse a nome di tutti i giocatori. Campioni. Un peccato”, twitta con un’emoji arrabbiata. La squadra di Messi era pronta per la grande festa in piazza e l’arrivo in Plaza de la Republica, nel cuore di Buenos Aires dove troneggia l’imponente Obelisco. Ma la folla non ha mai smesso di radunarsi durante la notte e le prime luci dell’alba: così già in mattinata erano in centinaia di migliaia ad aspettare la Seleccion. Un problema non da poco per l’ordine pubblico: c’è chi ha tentato addirittura l’arrampicata sull’Obelisco (riuscendoci, peraltro) pur di scorgere in lontananza il pullman Albiceleste.
Autostrada presa d’assalto. Gli striscioni per Diego
Il problema è che il pullman in più di tre ore ha percorso sì e no una decina di chilometri, perché l’autostrada 25 de Mayo è stata letteralmente presa d’assalto. La Federazione ha reso noto che il pullman non sarebbe passato da Plaza de la Republica; poi ha invitato alla calma, ottenendo l’effetto opposto: la folla del centro (nel frattempo salita a oltre 4 milioni di persone) si è spostata fulmineamente verso l’autostrada, paralizzandola, riporta la Gazzetta dello sport. Il percorso si è congestionato e sono stati presi d’assalto pure i camion per osservare a che punto fosse il pullman. Una festa, tra maglie, striscioni e gigantografie, anche all’insegna di Diego Armando Maradona. Del resto il ricordo del “Diez” anche in Qatar ha accompagnato giorno per giorno l’avventura dei tifosi argentini, ma ancor prima degli stessi giocatori. In tanti con la maglia del capitano della Seleccion campione del mondo nel 1986. Purtroppo non sono mancati gli episodi spiacevoli.