Cacciari incorona la Meloni: “Nessuno avrebbe fatto meglio di lei con le risorse a disposizione” (video)

6 Dic 2022 15:27 - di Gabriele Alberti

Massimo Cacciari incorona Giorgia Meloni tra lo sguardo esterrefatto di Lilli Gruber e la rabbia contenuta di Tommaso Montanari. Il professore rosso aveva colto l’assist della conduttrice, che nel suo esordio ha fatto l’elenco, gongolando, di tutti coloro che hanno bocciato la manovra del governo Meloni. A Otto e Mezzo il filosofo sbotta: “Non raccontiamoci balle!..”. L’ex sindaco di Venezia che non certo un seguace di FdI riesce a usare l’equilibrio, cosa che manca del tutto a Montanari e Gruber che si accontentano soltanto di veicolare messaggi antigovernativi. Cacciari li stronca: “Vorrei sapere con un po’ di onestà intellettuale chi avrebbe fatto meglio con le risorse a disposizione”, è la premessa.

Cacciari elogia la destra di Giorgia Meloni. Gruber e Montanari sbiancano

Cacciari aggiunge il non secondario ragionamento che, a memoria, mai Confindustria ha elogiato in pieno un manovra economica; men che mai lo hanno fatti in passato i sindacati. E neanche la Banca d’Italia. Pertanto, ha invitato a una onestà intellettuale per quanto riguarda “la via stretta” entro la quale il premier si è dovuto muovere. Al di là delle misure su Pos e contante (“me le sarei risparmiate”) lo studioso fa delle considerazioni sul percorso di Giorgia Meloni che farebbero sbiancare l’opposizione tutta: Cacciari si prende la parola e si dilunga su com il premier abbia saputo interpretare una nuova stagione per la destra italiana. “Giorgia Meloni è cambiata da tempo e ha dato un volto davvero sociale a questa destra italiana avvicinandosi al popolo”, ha affermato Cacciari.

Cacciari: ” Meloni non è la Le Pen: in Europa è un esempio positivo”

Poi ha aggiunto: “Lo ha fatto perché ha capito che lì c’erano delle praterie di consensi e di fatto ha saputo interpretare al meglio il suo ruolo. Grazie anche a un Pd e a una sinistra che è meglio non parlarne”. Montanari e Gruber vacillano, Alessandro Giuli gongola e Mariolina Sattanino è ob torto collo indotta ad annuire. Poi lo stesso Cacciari ha aggiunto altri elementi pro-Meloni che avranno fatto venire l’ortigaria alla conduttrice circa la trasformazione e la modernità della destra incarnata da FdI: “La Meloni non è la Le Pen- strilla per farsi ben capire da chi in studio storce la bocca- . Credo che in Europa sia l’esempio positivo di un cambiamento profondo della destra“. Montanari commenta con un laconico “Non sono affatto d’accordo”. Ma non finisce qui. Cacciari dà un’altra sberla al duo Montanari-Gruber.

Cacciari a Montanari: “E basta, un po’ di onestà intellettuale”

Quando il prefessore dell’Università di Siena, negazionista delle foibe, afferma che la Meloni “odia i poveri” sbotta:  “Un po’ di onestà intellettuale, dai. Che i poveri siano sempre più poveri e non ci sia da anni una politica redistribuitiva non sono cose che troviamo oggi perché c’è la Meloni”. E la giornalista Mariolina Sattanino, presente in studio, annuisce, riconoscendo: : “Diciamo che ci sono anche provvedimenti a favore dei redditi più bassi… Dire che odia i poveri mi sembra un fatto ideologico”.

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