Bankitalia, la sinistra specula sulle parole di Fazzolari. Che chiarisce: “Mai messo in discussione il suo ruolo”

5 Dic 2022 20:30 - di Federica Argento
Bankitalia Fazzolari

Sui rilievi  alla manovra economica del governo Meloni espressi da Bankitalia e sulla replica di Giambattista Fazzolari all’Istituto di Palazzo Koch è scattata la speculazione della sinistra. Tutti si avventano sul  sottosegretario alla presidenza del Consiglio, che aveva spiegato con nettezza la posizione dell’esecutivo su Pos e contante. Ma senza in alcun modo mettere in discussione il ruolo dell’istituzione. La strumentalizzazione non tarda ad abbattersi su Fazzolari. Si era gettato a capofitto il segretario di Più Europa, Benedetto Della Vedova, parlando di “attacco manifestamente infondato nel merito e inaudito sotto il profilo politico e istituzionale”. Invitando a una marcia indietro il Governo. La capogruppo alla Camera Debora Serracchiani ha parlato di “arroganza”, invitando meloni a smentire il suo sottosegretario. E non è mancato il leader di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni a servirsi delle parole di Bankitalia per parlare di “inadeguatezza e pericolosità della manovra economica di questo governo”.

Bankitalia, Palazzo Chigi chiarisce: “Fazzolari mai messo in discussione il suo ruolo”

Le parole di Fazzolari erano state chiare e rispettose dei ruoli. Manifestavano soltano le differenti visioni del governo sui temi in questione. E infatti fonti di Palazzo Chigi hanno fatto subito chiarezza. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio “non ha mai messo in discussione l’autonomia di Bankitalia. Anzi, ribadisce il pieno apprezzamento per l’operato di via Nazionale. Quindi nessuna polemica”. Puntualizzano le stesse fonti: “Nello specifico, le parole di Fabrizio Balassone di Bankitalia nel corso dell’audizione, sul tema della moneta elettronica e del denaro contante, delineavano una legittima visione a sostegno dell’utilizzo della moneta elettronica, che è una moneta privata. Con la stessa legittimità altri – tra cui anche la Bce – sottolineano e ricordano l’esigenza di non escludere dal circuito di pagamento il denaro contante, che al momento è l’unica moneta a corso legale. Quindi posizioni legittime, e nessuna polemica o volontà di mettere in discussione l’autonomia di Bankitalia”.

Tajani: “Bankitalia ha espresso un’opinione, la manovra è un’altra cosa…”

Ne è nato, quindi, un confronto: “Sulla soglia del contante Bankitalia esprime un’autorevole quanto non condivisibile opinione. Vorremmo ricordare che ci sono Stati europei come Germania, Olanda e Lussemburgo che non hanno limiti all’utilizzo del contante e nei quali non c’è alcuna evasione”. Lo ha dichiarato al Tg3 il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati Tommaso Foti. Sulla stessa lunghezza d’onda, non tardano ad arrivare le reazioni degli alleati di governo: intorno alle 17.30 parla per primo a nome del Carroccio, Federico Freni, che con l’Adnkronos si sofferma sul nodo del contante: “Sul rapporto tra contante e pagamenti elettronici ci sono sensibilità legittimamente eterogenee, e si corre talvolta il rischio di confondere indirizzo politico e prerogative di controllo”. Da Milano arrivano le parole anche dell’azzurro Antonio Tajani: il ministro degli Esteri e vicepremier, sempre sui limiti del pos spezza una lancia a favore della Meloni: ””Con tutto il rispetto, dissento” dalle osservazioni di Bankitalia. La perplessità di Bankitalia sul tetto al contante è l’ipotesi di un dirigente della Banca d’Italia fatta in audizione in Parlamento: un’opinione come tutte le altre; la manovra è un’altra cosa…”.

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