Italiani nel mondo, è boom di pensioni pagate all’estero: in tre anni aumento del 45%. Le nuove mete

8 Nov 2022 11:28 - di Mia Fenice
pensioni

E’ boom di pensioni pagate all’estero. Mentre in Italia nel triennio 2019-2021 l’incremento delle pensioni eliminate è stato pari all’8,2%, nel medesimo arco temporale l’incremento di quelle in pagamento all’estero è stato pari al 45,1%. Lo registra il nuovo Rapporto degli italiani nel mondo della fondazione Migrantes presentato oggi a Roma.

Italiani nel mondo, focus sulle pensioni

Il dato europeo, che ci riguarda più da vicino, è cresciuto e, rispetto al 2020, nel 2021 è salito dell’1,5%. Ma quello più interessante riguarda la forte crescita delle pensioni pagate in America centrale, in Asia e in Africa (rispettivamente +48%, +33% e +26%), determinata, da un lato, dal rientro degli immigrati in Italia che, dopo aver conseguito diritto a pensione, decidono di tornare nel proprio paese d’origine, dall’altro da chi sceglie di mettere a disposizione le sue abilità, conoscenze e competenze, acquisite nel nostro Paese, in nuovi mercati del lavoro, salvo poi decidere di rimanervi perché nel frattempo si sono integrati laddove si sono trasferiti. In queste aree continentali, i numeri, sia come trend quinquennale, sia rispetto al solo 2020, sono tutti in aumento.

Decremento delle pensioni pagate in America meridionale e Oceania

Al contrario, si riscontra, anche per quest’anno, un forte decremento del numero di pensioni pagate in America meridionale e in Oceania. Nella prima, rispetto al 2020, il numero delle pensioni Inps è sceso di circa il 7%, in Oceania del 3% e in America settentrionale del 5%. Nei paesi di queste aree continentali l’età è molto elevata: in America meridionale, in Oceania e in America settentrionale gli ultraottantenni sono rispettivamente il 75%, il 67% e il 65%. Risulta evidente che proprio qui la pandemia ha inciso più pesantemente.

In Europa è erogato il 63,8% dell’importo pagato all’estero

In Europa, il cui numero di pensioni incide per il 56,1%, è erogato quasi il 63,8% dell’intero importo pagato all’estero. In America settentrionale, dove vengono pagate quasi il 22,8% del totale delle pensioni all’estero, gli importi totali pagati rappresentano solo l’11,2% del totale. L’incidenza degli importi pagati in Africa (6,1%) è più elevata rispetto a quanto viene corrisposto in Oceania (5,5%) che, al contrario, vanta numeri ben superiori (35.092 pensioni contro le 3.930 pensioni in Africa). Similmente, per il continente asiatico, in cui vengono pagate 1.957 pensioni (lo 0,6% del totale), l’onere incide per il 2,2% sul totale.

Le nuove mete dei pensionati italiani

Nelle nazioni che in passato hanno rappresentato le mete di milioni di italiani, le comunità dei pensionati italiani registrano un trend fortemente in decremento, mentre esistono nuove mete caratterizzate da una forte crescita. Tra queste, l’Ucraina, la Romania e il Portogallo registrano, in valori assoluti, l’incremento più consistente (rispettivamente +3.680, +3.391 e +2.561), mentre in termini percentuali, oltre che in questi paesi, si riscontra un importante incremento in Moldavia, in Portorico e in Tunisia. Nazioni come il Portogallo e la Tunisia, ma anche la Spagna, hanno avuto un’escalation negli ultimi anni essendo diventate mete attrattive per motivi economico-finanziari per i pensionati che cercano luoghi che consentano loro di poter beneficiare delle agevolazioni fiscali e del costo della vita più basso. La Germania, invece, continua ad essere il paese con il maggior numero di pensionati Inps, mantenendo, tra l’altro, un andamento positivo nel quinquennio.

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