Eutanasia, morto l’uomo giunto oggi in Svizzera. Cappato: «Mi autodenuncio»

25 Nov 2022 20:38 - di Redazione
Cappato

Il signor Romano, l’uomo che Marco Cappato ha accompagnato in Svizzera per accedere al suicidio legalmente assistito, è morto. A darne la notizia è la figlia Francesca in un video messaggio. «Mio papà – ha esordito – ha appena confermato la scelta di morire. Io sono arrivata dalla California per essere qui con lui in questi giorni. In California, la scelta che ha fatto il mio papà è legale e, nel caso di una malattia come la sua, avrebbe potuto scegliere di morire in casa, circondato dai suoi cari e dalla sua famiglia. Noi – ha proseguito la donna – abbiamo dovuto fare questo viaggio per venire in Svizzera perché lui potesse fare questa scelta e io spero che presto sia possibile farla anche in Italia».

Il signor Romano aveva 82 anni

Il signor Romano era un uomo di 82 anni, di origini toscane e residente a Peschiera Borromeo. Dal 2020 era affetto da Parkinsonismo atipico, ma non era sottoposto a trattamenti di sostegno vitale. E questo era il motivo che gli ha impedito di accedere al suicidio legalmente assistito in conformità della sentenza della Consulta Cappato/Fabo (dal nome del Dj che per primo fu accompagnato in Svizzera dall’esponente radicale).

Cappato: «Parlamento inerte»

Ex giornalista e pubblicitario, Romano era costretto a letto dalla malattia, «tra forti dolori muscolari, in una condizione irreversibile che gli impediva di leggere, scrivere e fare qualsiasi cosa in autonomia» si legge nella nota dell’associazione Luca Coscioni. Intanto Cappato ha annunciato che domani andrà ad autodenunciarsi alla stazione dei carabinieri di Milano. «Ritengo indegno di un Paese civile continuare a tollerare l’esilio della morte in clandestinità di persone che patiscono sofferenze insopportabili e irreversibili», ha affermato il tesoriere dell’associazione Luca Coscioni. Cappato, infine, ha denunciato l’immobilismo del Parlamento, rimasto inerte sul tema dell’eutanasia nonostante siano trascorsi quattro anni dalla sollecitazione della Corte Costituzionale.

 

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