Milano, aggredito in pieno centro l’ex-Ad di Tim Ruggiero: “La situazione è fuori controllo”

4 Ott 2022 20:41 - di Roberto Frulli

Due mesi fa l’icona radical chic Chiara Ferragni aveva denunciato “la situazione fuori controllo” della sicurezza a Milano  salvo poi rimangiarsi tutto dopo 24 ore per non dare dispiaceri al sindaco Sala che si era indispettito, piccato per la figuraccia che aveva rimediato.

Riccardo Ruggiero, 61 anni, ex amministratore delegato di Tim, invece, non ci sta a tacere. E racconta come è stato aggredito e rapinato in pieno centro a Milano, ultima vittima di una microcriminalità in crescita impetuosa che Sala non riesce ad arginare.

L’ex-amministratore delegato di Tim ripercorre con l’Adnkronos l’episodio che lo ha visto vittima e che non smette di turbarlo.

In pausa pranzo camminavo in via Palestro, all’angolo con via Marina, quando un ragazzo mi si è avvicinato per chiedermi come raggiungere una farmacia. Gli ho risposto, ma lui ha iniziato ha obiettare e a dirmi, con marcato accetto sudamericano, ‘sono disperato’. Mi ha afferrato con forza il braccio sinistro riuscendo a sganciare l’orologio coperto dalla giacca. Io mi sono divincolato e sono riuscito a riprendere l’orologio caduto a terra, prima che il suo complice – spuntato all’improvviso – riuscisse ad afferrarlo e scappare. E’ successo tutto in una manciata di secondi”, racconta ancora incredulo Ruggiero.

“Avranno avuto 24-25 anni, erano vestiti in modo normale e anch’io avevo un semplice abbigliamento d’ufficio. Passavo in quel momento e sono diventato io l’obiettivo, ma poteva esserci chiunque e le conseguenze potevano essere ben peggiori. La presa era violenta, io ho reagito e per fortuna non aveva un coltello con sé. E’ andata bene, ma le conseguenze potevano essere ben peggiori…”, riflette il manager che ha deciso di non denunciare.

“Sono riuscito a recuperare l’orologio, non ho subito danni e il mio caso sarebbe servito solo a far statistica, non bisogna nascondersi dietro un dito. E’ vero che le forze dell’ordine non possono presidiare ogni angolo, ma c’è un problema di microcriminalità crescente: erano le 13.15, in pieno centro e non si sono fatti nessuno scrupolo ad aggredirmi e tentare di rapinarmi”, sottolinea.

“Non voglio sparare su Milano ma è innegabile che è meno sicura e la situazione economica non aiuta. Domani ripercorrerò quella strada, perché sono testardo, ma non si può negare che la situazione è fuori controllo. E’ inutile provare a buttare acqua sul fuoco: oggi ho reagito d’istinto e per puro caso mi è andata bene, ma qualcuno avrebbe potuto farsi male, e anche tanto”, conclude Ruggiero.

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