La cantante Ditonellapiaga si accoda al coro stonato dei sinistri: «Timori per i diritti conquistati dalle donne»
Ci voleva anche Ditonellapiaga. Da quando Giorgia Meloni ha vinto le elezioni la sinistra e le femministe si sono ancora di più scatenate, seguite a ruota da artisti vari. Lanciano allarmi pretestuosi, primo fra tutti quello sull’aborto e sui diritti. A nulla sono servite le parole della leader di FdI che in più occasioni ha detto chiaro e tondo che la legge 194 non si tocca. «Non intendo abolire la legge 194, non intendo modificare la legge 194. La legge sull’aborto rimane con Fratelli d’Italia esattamente com’è». La stessa Giorgia Meloni in una lettera al Corriere ha poi puntualizzato: «Stereotipi ormai logori dipingono la destra come retriva e maschilista, mentre il rapporto tra le donne e la sinistra in realtà è più sbandierato che effettivo».
Ditonellapiaga: «Timori per diritti conquistati da donne»
Ma non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire. E così in molti evocano ancora il pericolo che le donne possano con un governo di centrodestra perdere i diritti conquistati. L’elenco è lungo. L’ultima in ordine di tempo è la cantante Ditonellapiaga (che però non cita mai la Meloni). «Temo fortemente che nel nostro Paese si ritorni a negare certi diritti conquistati dall’universo femminile, come già accaduto recentemente negli Usa». E’ la preoccupazione che – nel giorno delle consultazioni al Quirinale che porteranno all’incarico per la formazione del nuovo governo – esprime, intervistata dalla AdnKronos, la cantante.
La cantante: «Restare sempre vigili e attenti»
Non solo i diritti delle donne. Ditonellapiaga pensa anche a quelli della comunità Lgbt. «Ho tantissime preoccupazioni, ad esempio, riguardo alla tutela della comunità Lgbt – dice l’artista – Ma allo stesso tempo sono convinta che quando si lotta per una causa giusta, poi le cose si ottengono e si difendono. Sono ottimista per natura e dunque mi piace pensare positivo perché porta le migliori energie, anche per la nostra Italia e per questa Europa, pur restando sempre vigili e attenti».