Ciriani: «La linea del centrodestra sull’Ucraina non cambia. Da Berlusconi solo sfumature»

19 Ott 2022 10:09 - di Luciana Delli Colli
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La data esatta del giuramento del nuovo governo dipenderà dalle «decisioni del presidente della Repubblica». In ogni caso, spiega il capogruppo di FdI al Senato, Luca Ciriani, l’auspicio è che «questa telenovela, il totoministri, le trattative, le dichiarazioni vere e false possano finire presto». Perché non solo «non appassionano la gente», ma soprattutto la cosa «più importante è dare un governo al Paese». Si tratta comunque di questione di giorni: nel fine settimana, tra sabato e domenica, il governo potrebbe entrare in carica.

Ciriani: «Per la Giustizia Meloni farà sintesi con la persona più adatta»

Intervistato a Radio anch’io, l’esponente di FdI ha affrontato anche la questione del nodo giustizia, in questi giorni al centro delle attenzioni, anche come cartina di tornasole dei rapporti con Forza Italia. «Nordio – ha ricordato Ciriani – è stato un ottimo magistrato, è una persona stimata trasversalmente, sarebbe un ottimo ministro della Giustizia. Ha posizioni molto vicine alla storia culturale di Forza Italia in termini di garantismo». In ogni caso, «la sintesi la farà Giorgia Meloni scegliendo la persona più adatta, senza guardare ad appartenenze politiche. Nordio ci starebbe benissimo».

«La linea sull’Ucraina non cambia: da Berlusconi solo sfumature»

Ciriani poi si è soffermato su un altro tema sensibile di queste ore: la politica del centrodestra rispetto alla guerra in Ucraina, anche alla luce delle parole di Silvio Berlusconi, che secondo un audio trafugato e per altro poi fortemente ridimensionato dallo stesso Cav avrebbe riallacciato i rapporti con Putin, e di Lorenzo Fontana, che ha parlato di un rischio boomerang connesso alle sanzioni. «Noi abbiamo una linea e la confermiamo», ha chiarito, sottolineando che «in politica contano i gesti concreti nelle aule del Parlamento e gli impegni con gli elettori. Abbiamo preso un impegno su un programma comune del centrodestra, non cambia la nostra linea. Poi alcuni possono aver espresso sfumature, ma il principio per cui ci siamo schierati al fianco dell’Ucraina non cambia».

Dichiarazioni che non appassionano gli italiani

«Le sanzioni capisco che possono danneggiare parte del sistema industriale, ma le abbiamo decise tutti insieme e un effetto lo stanno avendo sulla Russia, se è vero che Putin ne chiede la cancellazione», ha proseguito Ciriani ricordando poi che «Berlusconi non è nuovo a dichiarazioni sorprendenti». «Io ho pensato che in questo momento gli italiani non sono così appassionati rispetto a queste dichiarazioni. Credo stiamo perdendo di vista l’obiettivo principale, dare un governo al Paese. Tutte le altre discussioni e dichiarazioni – ha concluso il capogruppo di FdI al Senato – ci allontanano dal cuore del problema e dagli italiani».

 

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