Caro energia, a Palermo i lampioni restano accesi. Lagalla: «Ne va di sicurezza e turismo. Serve innovazione»
In ballo ci sono prima di tutto la sicurezza e poi anche l’immagine e l’attrattività, in vista anche delle festività natalizie. Per questo il Comune di Palermo non spegnerà i lampioni a causa del caro energia, ma adotterà misure volte al risparmio che consentano di tenere insieme le diverse esigenze. A spiegarlo è stato lo stesso sindaco, Roberto Lagalla, parlando di «soluzioni innovative che saranno messe a punto a breve».
A Milano lampioni un’ora in meno, Palermo punta sull’innovazione
Intervistato dall’Adnkronos, il primo cittadino di Palermo ha spiegato che si punta su luminarie a led e, dove possibile, sulla sostituzione con lampade a basso consumo per l’illuminazione pubblica. Dunque, una linea diversa da quella adottata, per esempio, a Milano, dove dal 28 ottobre la necessità di risparmi energetici si tradurrà in un clima di austerità all’insegna di lampioni in funzione un’ora in meno al giorno e di due gradi in meno per i riscaldamenti sui mezzi pubblici. E se quest’ultimo tema è forse meno stringente per Palermo, certamente non lo è quello dell’illuminazione.
Lagalla: «Sicurezza e turismo non si possono mettere a rischio»
«Non spegneremo gli impianti dell’illuminazione pubblica nelle strade perché – ha chiarito Lagalla – metteremmo a rischio la sicurezza dei cittadini. Né spegneremo i monumenti, perché arrecheremmo un danno al turismo che per noi, anche nel periodo natalizio, è fonte di ricchezza. Piuttosto l’idea è di utilizzare lampade a led per le luminarie natalizie e individuare misure sostenibili per il contenimento della spesa energetica, attraverso soluzioni innovative che – ha concluso il sindaco – saranno a breve messe a punto da un gruppo di lavoro formato da personale del Comune e dell’Azienda del gas».