«Torno a Parigi in treno o prendo l’aereo?»: dopo Giggino il bibitaro, social scatenati su Letta
Non bastava l’ironia social che ha punteggiato la campagna elettorale del Pd a rilanciare ecofiguracce e slogan autolesionistici: la debacle del centrosinistra di domenica scorsa ha rinvigorito di nuova linfa satirica utenti amareggiati e commentatori professionisti che, tra meme, fotomontaggi e didascalie irriverenti, infieriscono umoristicamente su Letta e compagni. E l’hashtag del segretario del Pd diventa un imbattibile trendtopic.
Letta nel mirino della satira social
Così, dopo Giuggino Di Maio tornato – in un profluvio di vignette e arditi collage fotografici rielaborati in nome di un editing sferzante – a fare il bibitaro sugli spalti dello stadio Maradona, nelle ultime ore tocca soprattutto a Enrico Letta. Sta al segretario dem farsi travolgere dalla caustica ironia del web che, davvero, non gliene risparmia una. Il numero uno del Nazareno, bersaglio di dure critiche sui media, finisce nel mirino della satira social. Che riprendendo lo schema grafico della contrapposizione cromatica nero/rosso usato per polarizzare l’elettorato prima del voto, declina immagini e didascalie al dopo-sconfitta. E le due alternative proposte dai vari slogan diventano: «Ammetto di averle sbagliate tutte? O Faccio lo gnorri?»…
Dopo “Giggino bibitaro”, Letta con l’elmetto
Mentre, tra chi rilancia l’amletico dilemma giocato sulla doppia opzione: «Torno a Parigi in treno, o prendo l’aereo?». E qualcun altro, postando una foto di Letta che indossa un elmetto militare, commenta: «Dopo la scoppola elettorale senza precedenti, Enrico #Letta in tenuta antisommossa a muso duro rilancia: “Sconfiggeremo il fascismo perché questo è ciò che vogliono gli italiani”». Stessa immagine, stesso sarcasmo. Che un altro utente utilizza invece per stigmatizzare la foto col casco del segretario dem «che si reca alla riunione della segreteria del #PD dopo il risultato elettorale del 25 settembre»…
La campagna social del Pd: un boomerang tagliente…
A conferma che la miscela di ironia e amarezza, delusione e rabbia, dopo il voto è diventata esplosiva. E che il boomerang di una campagna elettorale che gli stessi simpatizzanti dem hanno trovato autolesionistica nei contenuti e surreale nella promozione propagandistica, è tornato indietro, più tagliente che mai. Errori nei contenuti e nella forma con cui il Pd ha finito per identificarsi e presentarsi, e che hanno penalizzato il partito. Svarioni su cui oggi infieriscono anche gli stessi elettori di sinistra, punti sul vivo da una disfatta che brucia… e non poco.
L’ironia social sul ritorno a Parigi del segretario del Pd
Una comunicazione social, quella del Pd di Letta, finita all’indice dal primo istante. E che oggi torna a prestare il fianco a un’interpretazione parodistica che, ripartendo dalla scelta eco-sostenibile del pulmino green per girare le piazze del Belpaese, in un meme recita: «Vendesi pulmino elettrico mai usato con simpatiche scritte sulle fiancate. Chiedere di Enrico, risponde lui (ancora per poco)…». Tornando a bomba sugli esordi di una campagna elettorale partita male, e finita anche peggio, che oggi culmina puntando su altro decollo: quello dell’aereo che potrebbe riportare Enrico Letta dimissionario nella capitale francese…