Campagna elettorale, Letta s’attacca al pullman: mini ed elettrico. La scelta “green” scatena l’ironia

25 Ago 2022 15:28 - di Giulia Melodia
Letta

Comunque andare, canta Alessandra Amoroso in uno dei suoi successi, e il Pd di Letta lo fa suo. Ma andare dove? A cercare di convincere gli elettori furiosi e delusi? O a tentare di avocare nuovamente a sé tutte quelle classi di lavoratori sfiduciati e lasciati indietro dalla sinistra? E poi, come? Tra pandemia, guerra e rincari solo salire in macchina ha un costo esorbitante. E allora come convincere gli italiani a seguire il Pd, dando un esempio di vicinanza, condivisione e propositività? Gli spin doctor della sinistra, è noto, ne sanno una più del diavolo, ma stavolta sono scivolati anche loro nell’ovvio, pur se sempre con un occhio al politically correct tipico dei radical chic.

Campagna elettorale, Letta s’attacca al pullman: mini ed elettrico…

Così, in una campagna elettorale del mainstream che si attacca a tutto e al suo contrario pur di fare notizia, dopo anni in cui il Pd si è attaccato agli inquinanti pullmann (di Prodi e di Veltroni) e al più rassicurante treno, di Rutelli prima, e di Renzi poi. Passando lo schicchissimo tour in barca a vela di Pecoraro Scanio. O per il camper di Renzi (che le ha provate davvero tutte a propositi di mezzi di trasporto in campagna elettorale a spasso per il Belpaese)… Fino ai sopralluoghi in bici della Raggi, e al vecchio e affidabile motorino di Giachetti, si arriva all’ideona odierna di Enrico Letta. Snobistica e un tantinello forzata, annunciata in pompa magna dallo stesso segretario del Pd: «Il tema del cambiamento climatico – ha detto Letta – è entrato nella nostra società e deve entrare nella campagna elettorale. Per noi sarà una delle bandiere principali tanto che le ultime due settimane di campagna elettorale le farò su un minibus elettrico in giro per l’Italia».

L’ironia corre sul web: a cominciare dalla vignetta di Osho

Ma si sa, i bus non portano bene alla sinistra. Basterà ricordare che, come scriver Il Tempo in edicola oggi, «il buon Walter Veltroni nel 2008 scelse appunto il bus per girare il Belpaese. Risultato: perse la sfida del voto. Anche in quella occasione rivinse infatti Silvio Berlusconi»… Ma tant’è: comunque andare, recita il mantra. Se poi si arriva per le strade del green meglio ancora no? Peccato però che l’idea del pullman, per quanto retrò (datata?), è anche assai poco in linea con le reali necessità e possibilità del Paese (il mercato dei mezzi elettrici è ancora troppo esoso per molti). Oltre al fatto che, nelle nostre città trovare un parcheggio è ormai difficile con un’auto, figuriamoci con un pullman, per quanto mini… Insomma, a conti fatti, l’idea di Letta evidenzia ancora una volta in rosso lo scollamento esistente tra la sinistra e il Paese reale, che se fa fatica a mantenere e ad usare una sola auto, figuriamoci ad acquistarne una elettrica. Non a caso, l’ironia corre sul web. A partire da Osho…

 

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