La sinistra folgorata sulla via del voto: Sala si sveglia e sgombera un campo rom abusivo dal ’97

2 Set 2022 11:19 - di Lorenza Mariani
Sala campo rom

Meglio che tardi che mai: dopo 11 anni di tolleranza la Milano di Sala si sveglia. E nell’accampamento rom abusivo di Vaiano Valle la polizia allontana ben 37 famiglie irregolari (per un totale di 138 persone: 73 adulti e 65 minori). E con tanto di tecnici di Unareti e un agente feriti nel tentativo di rimuovere un contatore non autorizzato… Le elezioni fanno miracoli. Di più: il combinato disposto tra i sondaggi che danno la sinistra in picchiata, e il confronto con il centrodestra che incalza e che, con la Moratti sindaco, nei primi sei mesi del 2010 gestì un’emergenza nomadi ben più grave di quella attuale, portando a termine ben 100 sgomberi, succede che la sinistra si ridesta da un lungo letargo e scopre che la situazione incistata va rimossa con puntualità svizzera e precisione chirurgica.

Sala si sveglia e con le elezioni alle porte sgombera un campo rom abusivo da decenni…

Sì, perché non si tratta di baraccopoli magicamente spuntate all’improvviso, ma di insediamenti radicati nel tessuto urbano e che hanno proliferato per decenni nell’illegalità. Tanto che, come riporta Libero in edicola oggi, «stando ai numeri del censimento effettuato a inizio anno dalla Prefettura, nel campo vivevano 37 famiglie per un totale di 138 persone (73 adulti e 65 minori). Una situazione d’illegalità incancrenita negli anni che il 5 febbraio del 2020 aveva spinto la magistratura ad adottare un provvedimento di sequestro preventivo dell’area». Insomma, la Questura era allertata. I residenti della zona stremati da tempo immemore. Quel quadrante della città sotto i riflettori di tutti e non solo per i quintali di rifiuti dati alle fiamme ai bordi del campo o per la florida attività di spaccio in corso senza sosta.

Non solo Sala, la sinistra per anni ha chiuso gli occhi su quel concentrato di degrado e illegalità

Una lunga e articolata storia di degrado e delinquenza che si è consumata per anni sotto gli occhi degli amministratori di sinistra che, solo ieri, sembrano essersi rinsaviti e in preda a resipiscenza tardiva, si sono ritrovati a fare i conti con il fatto che, mentre nel campo rom di bivaccava e si commettevano illeciti di varia natura, era la sinistra ad amministrare Milano. E da ben undici anni a questa parte, a conti fatti… Un grande sonno interrotto a orologeria, guarda caso sempre sotto elezioni. Infatti, basta fare un piccolo sforzo mnemonico per ricordare come, già nel maggio del 2021 – ad appena cinque mesi dalle Comunali – l’amministrazione con un colpo di spugna improvviso quanto randomico, sgomberò l’insediamento abusivo di via Bonfadini 38

Campi rom nella Milano amministrata dalla sinistra: 3 sgomberi (sotto elezioni) dal ’97 ad oggi

Poi, nel marzo 2016 – ricorda ancora Libero – «a tre mesi dall’appuntamento che avrebbe portato Sala a Palazzo Marino per la prima volta, andò in scena il blitz nel campo di via Idro». Quest’anno il timing è dettato dalle politiche alle porte, e dato che non c’è due senza tre, ecco che gli agenti irrompono nel campo rom di Vaiano Valle, intervenendo su una situazione incistata che dal ’97, villetta dopo villetta, ha visto i discendenti della famiglia bosniaca dei Selimovic impossessarsi di quell’area verde dove la city si allontana. E dove gli occhi di Palazzo Marino sembrano non essere arrivati a vedere bene e a focalizzare i problemi, fino alla bonifica di ieri

Sgombero del campo rom Vaiano Valle, De Corato: «Meglio tardi che mai»…

«Non è mai troppo tardi: finalmente il campo abusivo di Vaiano Valle è stato sgomberato, guarda caso in campagna elettorale», ha commentato giustamente ironico in una nota il consigliere regionale di Fratelli d’Italia e candidato alla Camera, Riccardo De Corato. Che sullo sgombero tardivo di quel campo rom, con Sala scattato a orologeria, ha anche aggiunto: «Ma non è chiaro a quale prezzo. Nessuno, infatti, ha calcolato a quanto ammonteranno le spese di bonifica dell’area. E se saranno a carico del proprietario del terreno precedentemente occupato, o meno. Sarà, peraltro, avviato un percorso sociale da 500.000 euro che, come tutti i percorsi di quel tipo, non porterà risultati».

Ma in quali alloggi verranno accolti i rom? E per quanto tempo?

Non solo. L’esponente di Fratelli d’Italia si chiede anche «in quali alloggi verranno accolti i rom. E per quanto tempo». Osservando opportunamente che «nessuno lo dice esplicitamente, ma tutti sanno che le sistemazioni temporanee offerte oggi agli abitanti di Vaiano Valle diventeranno permanenti». Mentre «i gitani dovrebbero nomadare e non essere stanziali, perché se così fosse dovrebbero assoggettarsi alle regole a cui sottostanno tutti i cittadini». Intanto poi, sempre Libero fa sapere che per alcuni nuclei rom allontanati sono già previsti alloggi popolari. Altri avranno comunque sistemazioni “temporanee”. Tutto con buona pace delle graduatorie e tanti saluti a chi attende pazientemente il proprio turno in elenco…

«Quando io e l’allora sindaco Moratti fummo denunciato alla Commissione europea per i cento sgomberi del 2010»

Infine l’ex assessore comunale a Milano ricorda che «con le giunte Albertini e Moratti ci trovammo a gestire un’emergenza nomadi ben più grave di quella attuale. Addirittura l’associazione Naga presentò una denuncia alla Commissione europea verso me e il sindaco Moratti per i cento sgomberi effettuati nei primi sei mesi del 2010… La nostra “colpa”? Era che portavamo a termine troppi sgomberi». E che tempismo: senza nemmeno il voto che incombeva…

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