Guzzanti: “Troppe cose non quadrano, c’è una sciatteria sospetta in quel dossier fantomatico”
“Troppe cose non quadrano nella storia dei finanziamenti russi a partiti e politici accennata dal ministro della Difesa americano, poi rafforzata da indiscrezioni senza padre né madre“. Già, tutto molto strano suona a Paolo Guzzanti, esperto di cose russe, che oggi in un doppio intervento da Libero e dal Giornale spiega cona suona falso in questo “intrigo internazionale”. Ex senatore, ex presidente della Commissione Mitrokhin, inanella tutti gli aspetti che lo fanno dubitare e che lo inducono a definire tali “indiscrezioni senza padre né madre un fake.
«Mi suona tutto molto strano, che Blinken spari una dichiarazione pubblicamente e priva di corredo probatorio (un generico “fonti d’intelligence”). Be’ è contrario alle procedure -rileva-. Se un governo amico vuole avvertirti di qualcosa, di solito si parlano i capi di Stato, o comunque si va per via diplomatica. C’è una sciatteria sospetta».
Soldi da Mosca, Guzzanti: “Quel documento è una patacca”
Si chiede Guzzanti: “Ma, se ben guardiamo, quali sono le fonti ufficiali americane della notizia? Esistono davvero? E di cosa si tratta? Di un documento certificato, di un rapporto della Cia, di un “me l’ha detto mi cuggino”, o di una semplice illazione?”. Poi commenta intervistato da Francesco Specchia: «Mi pare che, nello specifico di questo fantomatico rapporto, siano indicati un pugno di paesuncoli di Asia e Africa. L’Italia, a quanto dice anche il Copasir, non è neanche citata. Cioè: non c’è nulla di ufficiale da Washington, anzi...”. Tutto il resto l’hanno costruita al costruito alcuni giornali, con l’intervista a Volker di Repubblica, smentita da Giulio Terzi di Sant’Agata, che aveva chiamato in causa FdI. “Una cosa illogica politicamente – sostiene Guzzanti-. La Meloni, gli Stati Uniti, in questo momento se la stanno coccolando, le danno spazio, e non tanto perché gli è simpatica, ma perché è quella che probabilmente vincerà le elezioni nel rispetto delle regole democratiche. Lei è atlantista nei fatti e nelle parole e soprattutto non mi ricordo sue sospette simpatie comuniste, neppure in gioventù…».
“Ha fatto bene Terzi ad incazzarsi”
E poi ” ‘sto Volkov, ripeto: per conto di chi parla. Coinvolgere, proprio in questo momento, Lega e Fratelli d’Italia sui finanziamenti russi senza riscontri, mi pare perfino sciocco. Finora abbiamo solo Repubblica che mette in bocca a un ex ambasciatore delle dichiarazioni contro il centrodestra, senza che l’ex ambasciatore lo ripetain tv. Ha fatto bene Terzi a incazzarsi», dice Guzzanti. Alla domanda se tutta questa vicenda potrà ripercuotersi sulle elezioni, se la ride e porta a corredo della sua convinziona rivela un episodio.
Gli effetti sulle elezioni? Zero
«Ma ti pare che la notizia dei soldi russi possa scuotere l’Italia? Il vecchio Cossiga mi raccontava che il Pci fino a Berlinguer aveva sempre un compagno preposto che, da Mosca, tornava con la valigetta: in aeroporto era controllata da due agenti del tesoro Usa e dal ministero degli Interni; per poi passare allo Ior dove si cambiavano i rubli, e per accertarsi che non fossero falsi. Tutti sapevano tutto. Quand’è finita la pacchia hanno dovuto vendere Botteghe Oscure». Il che lo porta a ritenere molto probabile che l’elettore medio in questo momento starà dicendo: «”Embè?” e poi “Ecchisenefrega”».