Conte scatenato contro il Pd: «Con Letta è impossibile dialogare, opportunista e cinico»

3 Set 2022 18:44 - di Elsa Corsini

Si atteggia ancora a salvatore della patria, dichiara di essere la vera sorpresa di questa elezioni e spara a zero su Letta. Giuseppe Conte è un fiume in piena in cerca di riflettori. E così il Pd, con cui ha governato per anni, torna improvvisamente il mostro di Bibbiano dei vecchi tempi.

Conte contro Letta: con questo Pd impossibile dialogare

“Con questo vertice del Pd sarà improbabile dialogare, dopo il cinismo, l’opportunismo cinico dimostrato in questo frangente”. Così a San Gregorio Armeno a Napoli il leader dello sgangherato movimento 5Stelle. Nessun margine di manovra con il Nazareno (“il Pd farà di Roma la pattumiera d’Italia”). L’avvocato del popolo ce l’ha con gli ex alleati inaffidabili. Colpevoli di “aver gettato a mare un’agenda progressista in nome di una fantomatica agenda Draghi. Che lo stesso Draghi dice che non esiste, in nome di metodo Draghi, che è un metodo emergenziale. Noi non ci riconosciamo né in una agenda Draghi né in un metodo Draghi. Che non riteniamo applicabile per il futuro”.

“Non leggo i sondaggi, saremo la novità delle elezioni”

Di numeri, che si preannunciano una Caporetto, preferisce non parlare. “Abbiamo risparmiato un sacco di soldi non commissionando sondaggi, non li guardo”, taglia corto. “Non li guardavo prima che ci davano percentuali basse, non li guardo adesso che ci danno in ripresa”. Nessuna nostalgia per il campo largo lettiano, naufragato prima ancora di nascere. I 5Stelle restano sdegnosamente da soli. Uno splendido isolamento. Anche ora che i sondaggi darebbero una eventuale alleanza “allargata”, sommando tutte le percentuali, quasi alla pari con il centrodestra.

“Il voto utile è quello per noi”

Spiazzato dalla polarizzazione dello scontro elettorale tra Pd e Fratelli d’Italia, Conte prova a utilizzare la formula del voto utile capovolgendo i pronostici. Dopo aver accusato il leader dem di ingannare gli italiani. Facendo credere che l’unico da votare, in alternativa alle “ricette insostenibili” della destra, sia lui con il Pd. “Sono d’accordo con Letta – dice – c’è il voto utile, è quello a noi, all’unica forza che rispetta gli impegni presi. Il Movimento 5Stelle sarà la sorpresa delle prossime elezioni. È il momento della verità”, ripete con piglio solenne.

I giornali hanno già deciso chi vince e chi perde

“Nel momento della verità i cittadini si interrogano e cercano di distinguere chi fa slogan, e li ripete come litania, inseguendo cose che ai cittadini fa piacere sentire, da chi non fa promesse ma prende impegni chiari”. Poi la carta sempre utile del vittimismo e del ‘gomblotto’. “I giornali, la stampa, hanno già decretato chi vince e chi perde. Non hanno calcolato il M5S, che hanno un po’ emarginato. Ma noi vediamo grandissimo entusiasmo”

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