Brugnaro: «Meloni ha il diritto di diventare premier. Anche la sinistra dovrebbe dirlo»

5 Set 2022 15:21 - di Gigliola Bardi
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Un’intesa nata «almeno 10 anni fa», quando lui era presidente di Confindustria Venezia. Luigi Brugnaro sfata la vulgata secondo cui la sintonia con Giorgia Meloni sarebbe fatto recente, nata durante le trattative per il Quirinale. «Ci confrontavamo, anche in tv: cose concrete, spiegate in maniera semplice», ha spiegato Brugnaro.

Brugnaro: «Meloni ha il diritto democratico di diventare premier»

Intervistato dal Corriere della Sera, il sindaco di Venezia ha poi raccontato di come la conoscenza si sia consolidata anche oltre i confini della politica, quando «Meloni veniva al Carnevale e si travestiva completamente: ciò ti consente di poter girare senza farti riconoscere e goderti Venezia». «Lei – ha aggiunto – è una mamma, una persona normalissima. Non voglio fare la demagogia della difesa della donna a priori, ma se lei vince le elezioni ha tutto il diritto democratico di diventare premier. Anche la sinistra dovrebbe dirlo».

Il sindaco di Venezia: «Non andrò a Roma, ho un impegno con la mia gente»

Per Brugnaro «se Draghi fosse rimasto fino al termine della legislatura sarebbe stato meglio per tutti. Ma ora – ha precisato – guardiamo avanti». Un futuro in cui se vede Meloni a Palazzo Chigi, non vede se stesso a Roma. Perché, benché Coraggio Italia di cui è leader corra con il centrodestra con la lista “Noi moderati”, lui personalmente ha preso «un impegno con i veneziani, la mia gente, e lo mantengo». «Però noi possiamo intercettare il voto dei delusi, di chi non andrebbe a votare: siamo pragmatici e concreti», ha sottolineato, spiegando che il suo libro Ci guidicheranno i bambini. Dall’azienda alla politica una via per l’Italia, scritto con Stefano Lorenzetto e in uscita per Marsilio, non ha nulla a che vedere con la campagna elettorale.

L’obiettivo è «riportare merito e capacità al governo»

«Quando ho iniziato non sapevamo nemmeno della crisi di governo, che ha acuito i problemi economici. Ma ora la parola tocca ai cittadini. Io dico loro: guardate i curriculum di tanti politici… “Ma in vita tua cosa hai fatto?”, mi chiedo. Vogliamo riportare – ha detto l’imprenditore e primo cittadino – merito e capacità al governo».

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