Boldrini, Murgia e le altre mute sulle donne iraniane: sono troppo prese ad attaccare la Meloni

21 Set 2022 11:41 - di Penelope Corrado
femministe donne iraniane

La morte di Mahsa Amini massacrata di botte e uccisa perché dal suo velo spuntava una ciocca di capelli, “intollerabile” per i precetti islamici, ha infiammato le piazze reali e virtuali: le donne iraniane hanno inscenato proteste senza precedenti. Una pagina drammatica ed eroica dei diritti delle donne, che tuttavia non interessa alle nostre “sinistre” paladine.

Come scrive Libero, «lorsignorine sono impegnate da settimane a spiegarci il rischio di un’affermazione del fascismo patriarcale immaginario nel caso in cui vinca le elezioni l’unica donna leader di partito in Italia. È un compito che le assorbe a tal punto, da far loro perdere per strada le gesta delle donne iraniane, che contro l’effettivo patriarcato nazislamico mettono in gioco la vita».

Le donne iraniane non interessano alle donne del Pd

Non una parola a distanza di oltre 48 ore da parte di Laura Boldrini. L’emerita presidente della Camera dei deputati,  candidata con il Pd alle elezioni del 25 settembre, è troppo presa dalle contestazioni contro la Meloni e dalla campagna elettorale. «Meloni, auspicando la vittoria di Vox, getta la maschera di moderata», ha twittato la Boldrini. Le donne iraniane non la appassionano.

Tutte zitte le sinistre paladine del femminismo

Muta anche la scrittrice Michela Murgia, che aveva contestato Giorgia Meloni in quanto «il suo modello di organizzazione dei rapporti è la scala e non la rete». Identico mutismo da parte della nuova paladina delle sinistre: la vicepresidente dem Elly Schlein che aveva ringhiato poche ore prima in diretta tv dalla Annunziata: «Non ce ne facciamo nulla di una leader donna, se non si batte per i diritti di tutte le altre donne». Un messaggio apodittico che le si è rivoltato contro: tra le altre donne ci sono anche quelle persiane, delle quali la politica trentina se ne infischia altamente. Neanche a dirlo.

Non aspettatevi commenti neanche dalle Elodie, le Giorgia (Todrani), Loredana Bertè e compagnia cantante. Se si difendono le donne iraniane bisogna avventurarsi in terreni spinosi, come la questione religiosa e quegli immigrati islamici che sbarcano ogni giorno in Italia. Più comodo attaccare la Meloni.

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