Alle porte di Roma, a Maccarese, un museo del sassofono che è il più importante del mondo

16 Set 2022 19:38 - di Tommaso Bossù

Invitato da un amico alla presentazione del Fiumicino jazz festival presso il museo del sassofono a Maccarese, comune di Fiumicino, io alquanto scettico sulle iniziative a fine stagione vado con l’animo di chi, come al solito, si troverà ad assistere all’ennesima presentazione di una delle tante e spesso iniziative utili a far parlare e rianimare località morenti e destinate ad avere una durata limitata nel tempo. L’organizzazione mette a disposizione dei giornalisti un comodo pullman che ci porta a Maccarese.

Mi ritrovo all’interno di una realtà incredibile, unica ed emozionante; il museo del sassofono più importante al mondo. La collezione privata mozzafiato messa a disposizione del pubblico da Attilio Berni. L’organizzatore è un ex commerciante di strumenti musicali, soprattutto sax e poi passato al collezionismo, una passione che si evince dall’amore che ha messo nella presentazione dei suoi tesori e dalla passione con la quale l’ha esposta nella sua interessante conferenza stampa.

Da sapere che questa è la collezione privata più grande al mondo. Devo dire che “sorprendentemente” delle persone si sono interessate ed hanno aiutato una iniziativa molto complessa, dato l’alto livello culturale richiesto per la sua comprensione e l’altissimo livello tecnico e
storico degli strumenti esposti. Finalmente c’è stato qualcuno, coraggioso, in grado di comprendere quanto vale la lungimiranza, che solo
la cultura della conoscenza può dare. In molti hanno contribuito alla nascita di questo museo, individuando e mettendo a disposizione le aree
espositive e musicali. Grande attenzione alla sicurezza, all’estetica ed all’acustica degli ambienti, non di meno ad indicare l’importanza di questa iniziativa è l’elevata affluenza di pubblico che per il 65% è straniero.

Al museo del sassofono è intimamente legato il Centro studi Musicale di Torre in Pietra, vecchia scuola di sassofono e di musica in genere. Si auspica che avendo un programma di concerti si possa mettere in campo una logistica adatta all’avvicinamento dei giovani al Jazz, trasferendoli con bus o navette da Roma.

 

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