Usa, è boom di siti online che vendono pillole per abortire. E se ne fregano del divieto della Corte
Negli Stati Uniti è boom di siti che vedono pillole abortive. A poco più di un mese dalla storica sentenza della Corte Suprema che ha annullato il diritto costituzionale all’aborto. Permettendo a stati a guida repubblicana di limitare al massimo, se non vietare del tutto, l’interruzione di gravidanza. Anche negli otto Stati che hanno vietato l’aborto e nei sei che l’hanno limitato è possibile continuare a ricevere le pillole abortive per posta da farmacie online.
Usa, boom di siti che vendono pillole abortive
Già prima dell’annuncio della decisione della Corte a maggioranza conservatrice, gruppi come il sito Plan C hanno cominciato a studiare modi alternativi. Per avviare un “sistema sicuro” per scavalcare la sentenza. Organizzare, attraverso un servizio di telemedicina, l’invio delle pillole. Anche negli Stati dove è vietato. Pillole che si possono assumere fino alla decima settimana di gestazione.
Tutti i rischi legali dopo la sentenza della Corte Suprema
L’iniziativa non è priva di rischi legali per Elisa Wells e le altre attiviste del gruppo. Possono infatti incorrere in indagini penali da parte delle magistrature locali. Essere colpite da cause civili. Fino a perdere la licenza medica. Per questo è stato ideato uno stratagemma, quello dell’inoltro postale. Se per esempio una donna chiama il servizio di telemedicina dal Texas, dove l’aborto è vietato, può farsi mandare la pillola in Colorado, dove è legale. E da lì i servizi di inoltro postale lo fanno arrivare a destinazione.
Inoltre, chi conduce il consulto telefonico sta ben attento a non fare molte domande sulla residenza effettiva della paziente. L’importante è che sia in grado di fornire un indirizzo in uno stato dove l’aborto è legale. È la regola del don’t ask, don’t tell” (non chiedere, non dire). Ha spiegato al Washington Post la Wells. Gli esperti mettono in guardia dalle truffe. Sottolineando come, come questo boom di richieste, ci sia il rischio di incappare in siti che non offrono medicinali sicuri. O che sono delle vere e proprie truffe. “I truffatori vanno dove c’è la domanda. Questa crea opportunità per i criminali. E mette a rischio la sicurezza delle pazienti”. Così Libby Baney, della Alliance for Safe Online Pharmacies, un altro gruppo per la commercializzazione online delle pillole abortive.