Urso: «No alla commissione d’inchiesta su Lega e Russia. È propaganda e fa male al Paese»

30 Ago 2022 11:08 - di Natalia Delfino
urso

«Ognuno è libero di criticare o di condividere, ma non è utile né giusto utilizzare certi temi in campagna elettorale». Il presidente del Copasir, Adolfo Urso, spiega perché la commissione d’inchiesta sui rapporti tra Lega e Russia invocata da Luigi Di Maio è inopportuna, connotandosi più come un tentativo di agitare una «clava» propagandistica che come un’operazione trasparenza. Con tutto ciò che ne consegue. «Credo – ha chiarito Urso – che sia giusto e doveroso in campagna elettorale evitare di delegittimare o screditare gli avversari in questo modo, si fa il gioco delle autocrazie e delle dittature, che hanno proprio come obiettivo quello di confondere i cittadini delle democrazie e mettere una contro l’altra le forze politiche, per minare il sistema dalle fondamenta».

Urso: «Non sono argomenti da usare come clave in campagna elettorale»

In un’intervista al Corriere della Sera, dal titolo «No a commissioni d’inchiesta su Lega e Russia. C’è già il Copasir», Urso ha ricordato che «sarebbe meglio che questi argomenti non fossero trattati come clave in campagna elettorale. Di Maio è un ministro del Cisr, del Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica, che fa in qualche modo da contraltare proprio al Copasir su questi dossier. E proprio su questi temi il Cisr, dagli accordi con Pechino sul progetto della Via della Seta sino ai rischi di infiltrazione con il 5G, si è riunito ed espresso più volte, anche con la partecipazione del ministro Di Maio».

«Allora parliamo del sottosegretario Di Stefano e dei rapporti con Cina o Cile»

«Noi – ha proseguito – il 19 agosto scorso, dopo anni di lavoro abbiamo terminato un rapporto che è ora a disposizione del Parlamento, l’Unione europea sta iniziando la seconda indagine sistematica su questi tipi di influenze e dinamiche, sulle ingerenze straniere sui Paesi europei». Quanto ai rapporti tra Lega e Mosca, Urso ha precisato che «se alcune cose riguardano la magistratura non posso entrarci, se riguardano la politica allora parliamo del sottosegretario Di Stefano e dei suoi rapporti con la Cina, o con il Venezuela o con il Cile». E gli aspetti sui quali non sarebbe stata fatta chiarezza di cui parla Di Maio? «Illazioni e denigrazioni sull’avversario», ha risposto Urso, sottolineando che «è esattamente quello che vogliono i servizi autoritari per minare le nostre democrazie».

Sui rapporti tra Lega e Russia «illazioni e denigrazioni»

«Certo che si deve lavorare e fare chiarezza, ma facciamolo con ordine, la magistratura faccia il suo lavoro, eventualmente lo faccia il Parlamento con i suoi poteri, e in quel caso si deve fare a 360 gradi. Ma qualcuno fece anche visita ai gilet gialli», ha quindi ricordato Urso, spiegando che «ci sono tante ingerenze e dobbiamo evitare denigrazione e delegittimazione reciproca, non dobbiamo pensare alle convenienze elettorali, dobbiamo solo pensare alla nostra affidabilità». «Quando si va all’estero si parla bene del proprio Paese, si evidenziano gli aspetti positivi, soprattutto se si rappresentano le istituzioni: su questo – ha concluso l’esponente di FdI – si giudica l’affidabilità di uno Stato, chiunque vinca deve farsi carico anche di questo».

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