Stretti sullo Stretto, ma per i “giornaloni” Meloni e Salvini restano divisi su tutto
Stretti sullo Stretto, eppure per la stampa mainstream il loro abbraccio è posticcio. Propaganda per gonzi, direbbe qualcuno. «Pare spontaneo, con Meloni dal sorriso scintillante», concede il Corriere della Sera. Ma per il quotidiano di via Solferino la sostanza non cambia: l’incontro di ieri a Messina tra la leader di Fratelli d’Italia e Matteo Salvini non ha suggellato alcuna pace mentre sotto la cenere cova ancora il fuoco. È quel che scrivono anche Repubblica e Stampa, chi attribuendo le divisioni al tema dei migranti, chi invece imputandolo alla giustizia, argomento che ha visto la leghista Giulia Bongiorno e il FdI Carlo Nordio proporre ricette non in fotocopia.
La stampa mainstream a caccia di falsi scoop
Il solito giochino col trucco che ormai non incanta e non inganna più nessuno. Del resto, il centrodestra è una coalizione tra alleati e se si è alleati vuol dire che si va d’accordo su molti punti ma non su tutto. Altrimenti si starebbe tutti nello stesso partito e non nello stesso schieramento. Ma tant’è: il messaggio che deve passare è quello di un centrodestra spaccato già oggi e che lo sarà ancor di più a campagna elettorale finita, ergo non votatelo. Peccato per loro che non sia vero. Meloni e Salvini hanno a lettere chiarissime come le incomprensioni accreditate dalla stampa siano altrettanti ballon d’essai lanciati al solo scopo di disorientare l’elettorato.
Salvini aveva detto: «Giorgia premier? E perché no?»
Fratelli d’Italia, Lega e FI non saranno un battaglione prussiano ma non sono neppure un’armata Brancaleone. Tutt’altro. La realtà è che l’incontro di Messina ha eliminato dal dibattito politico la pietanza che già faceva leccare i baffi a giornaloni e sinistra: la rivalità tra i due leader. Poi Salvini ha chiarito che non esiste alcuna riserva leghista sul nome della Meloni come possibile premier di un eventuale governo di centrodestra e ha scompaginato tutti i piani. Per questo hanno rinculato su migranti e giustizia, prospettando divisioni in materia. Ma è tutta zizzania che non attecchisce.