Rita Dalla Chiesa: «Internet è una cloaca, troppe malvagità. Se mi avesse candidato la sinistra…»

27 Ago 2022 15:23 - di Fortunata Cerri
Rita Dalla Chiesa

«Mi hanno dato una vita e provo a viverla fino in fondo. Anche alla mia età, adagiarmi non è nel mio carattere». Lo dice Rita Dalla Chiesa in un’intervista a La Verità. La conduttrice è candidata con Forza Italia alla Camera nell’uninominale di Molfetta e come capolista. «Ero nel mondo dei carabinieri – spiega – pieno di regole, ma mi sono separata in anni in cui era rarissimo. Oggi, più vedo ingiustizia nel tentativo di fermarmi, più trovo motivazione per andare avanti».

Dalla Chiesa: «Ho molti legami con la Puglia»

La sua candidatura ha sorpreso qualcuno? «Quelli che, non conoscendo la mia famigliarità con la Puglia, pensano che sia una paracadutata. Invece ho molti legami, papà e mamma si sono conosciuti a Bari, ho vissuto in una caserma sul lungomare. Ho lavorato a RadioNorba e TeleNorba e ho un ottimo rapporto con il pubblico. Al Bano mi ha fatto conoscere il Salento, in Puglia vengo spesso in vacanza». E sulla sua candidatura racconta: «Avevo parlato con Licia Ronzulli e Antonio Tajani, ma quando hanno capito che stavo resistendo mi ha chiamato Berlusconi».

Dalla Chiesa: «Internet è una cloaca»

Poi mostra la sua amarezza. «Sono travolta, i giornali stanno scrivendo di tutto». E ancora: «Internet è una cloaca, mia figlia mi ha impedito di andare sui social. Quando le disobbedisco ci trovo certe cattiverie, ingestibili per la mia testa». «Ci sono quelli che dicono – racconta – che sfrutto il cognome di mio padre. Dopo 40 anni di lavoro senza raccomandazioni, certe parole feriscono. Hanno scritto che sono entrata nel partito che ha fatto uccidere mio padre. Non so come spiegarmelo, penso siano persone malate, magari provate dai due anni di pandemia. Nella mia vita ho sempre fronteggiato gli attacchi, ma queste malvagità mi fanno vacillare».

«Se mi avesse candidata la sinistra nessuno avrebbe detto niente»

Rita Dalla Chiesa spiega ancora: «Amo il confronto, ma l’odio scaricato su Silvio Berlusconi ora si riversa anche su di me perché ho lavorato a Mediaset e l’ho difeso». E puntualizza: «È stato assolto da tutti i processi, sono stanca di ripeterlo. Fino a prima di entrare in politica nessuno lo accusava. Poi, siccome lo temevano per il suo carisma e le sue capacità, improvvisamente lo hanno ritratto come un sostenitore della mafia. A volte penso che se mi avesse candidata la sinistra e frequentassi l’Ultima spiaggia di Capalbio nessuno avrebbe detto niente».

«La sinistra controlla i media e può contare sugli intellettuali»

Perché? «Perché la sinistra – dice ancora – controlla i media e può contare sugli intellettuali e i salotti. Conosco quegli ambienti, li ho frequentati. Ho visto le case, le barche, i patrimoni. Per loro la destra è una realtà da cancellare. Invece io credo che si possa confrontarsi civilmente».

Rita Dalla Chiesa: «La mia famiglia ha pagato per la lotta alla mafia»

«Le mie battaglie – aggiunge – sono sempre state contro la criminalità e in difesa delle forze dell’ordine. La mia famiglia ha pagato per la lotta alla mafia. Però sono una donna libera, ho sempre portato avanti idee che ritengo non debbano essere appannaggio solo della sinistra, come alcuni diritti civili, la difesa degli animali».

Rita Dalla Chiesa: «La tutela delle forze dell’ordine»

E infine illustra i temi sui quali pensa di impegnarsi. «Sono nata e cresciuta in caserma e vorrei promuovere la tutela delle forze dell’ordine. Conosco la fatica non solo fisica e la difficoltà di carabinieri, poliziotti, finanzieri, vigili del fuoco a mantenere le loro famiglie con stipendi miserrimi. Mancano i fondi e i mezzi per raggiungere i luoghi più sperduti del Paese. Spesso le divise devono comparsele loro. Eppure vengono additati come il male. Mi batterò perché siano protetti dalla politica e dalla magistratura».

 

 

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