L’ironia di Lino Banfi sul divieto di giocare a pallone in piazza: «Vado in Salento e li alleno io»
Ancora polemiche su Maurizio Cisternino, il sindaco di Melendugno, che ha vietato ai ragazzini di giocare a pallone in piazza. A scendere in campo e a schierarsi coi più piccoli è Lino Banfi. «Sto assolutamente dalla parte dei bambini che si sono “ribellati”. Se serve vado in Salento e li alleno io», dice in un’intervista al Corriere della Sera il “nonno d’Italia”. Quindi il sindaco ha sbagliato? «Decisamente – risponde Banfi – I più piccoli devono poter essere liberi di giocare per strada, in sicurezza. Loro e delle altre persone».
Banfi: «Da piccoli giocavamo per strada con le latte vuote»
E poi racconta le sue esperienze di quando era bambino. «Io sono del 1936 e pochi anni dopo è arrivata la guerra, quindi la mia infanzia non è stata così spensierata. Poi dai 10 ai 15 anni sono stato in seminario. Ma mi ricordo che quando, da piccoli, giocavamo per strada lo facevamo con le latte vuote pur di avere qualcosa da prendere a calci».
Banfi: «Da sempre sostengo l’importanza del gioco»
Banfi poi sottolinea: «Da sempre sostengo e promuovo l’importanza del gioco, dell’allegria. Della spensieratezza. Se però impediamo ai più piccoli di giocare come vogliono, come possiamo pensare che crescano felici?». Secondo lei Nonno Libero e Oronzo Canà sarebbero stati dalla parte dei bambini di Roca? «Ovviamente sì! La lascio con una rima: ha ragione Oronzo Canà. Dovunque bisogna gioca’».
La protesta dei ragazzini e l’incontro con il sindaco
La decisione dell’amministrazione comunale ha scatenato l’ira di bambini e ragazzi, che, per protesta hanno organizzato un sit-in. Il sindaco ieri, come ha riportato Tgcom24, dopo la protesta dei ragazzini, li ha incontrati. «Si è ascoltato e discusso in maniera costruttiva sulla bellezza senza tempo del gioco di strada, rapportandola però ai pericoli e ai rischi derivanti anche dall’urbanizzazione e riflettendo quindi sull’attuale pericolosità del traffico veicolare e sul ruolo che hanno le piazze a differenza dei campi da calcio», si legge sulla pagina Facebok del Comune di Melendungo.
L’impegno del sindaco
«L’impegno promesso dal sindaco e dall’amministrazione è quello di trovare un luogo idoneo per lo svolgersi di queste e molte altre attività, in totale sicurezza per chi gioca e allo stesso tempo per chi è nei dintorni!».