La sinistra schiera i cantanti contro Meloni e Salvini, ma ogni attacco è una ridicola stonatura…

6 Ago 2022 16:46 - di Hoara Borselli

In tempi di promesse elettorali anche un cantante potrebbe garantire un voto. È quello che spera l’agonizzante sinistra che nel vuoto cosmico di idee, programmi e alleati da buttare nel calderone, si sta aggrappando alle lagne di chi, in assenza di tormentoni da proporre si lancia in lagnosi slogan pro Dem.
Aveva iniziato Giorgia, la cantante dalle indiscusse doti vocali che sulla sua pagina Instagram si era lasciata andare ad uno sfogo che deve aver fatto ridere solo lei data la volgarità del contenuto: “Anche io sono Giorgia ma non rompo i coglioni a nessuno!”.
Palese riferimento alla leader di fratelli d’Italia che con il suo “Io sono Giorgia, sono una mamma, sono cristiana” era riuscita a sfondare le vette di tutte le classifiche. Un vero e proprio tormentone di quelli che l’omonima cantante sognava probabilmente di replicare.
Visto l’insuccesso rimediato si è dovuta accontentare di una becera figura che onestamente stride con la sua immagine raffinata.
Un’altra voce del nostro panorama musicale italiana che si è fatta paladina anti-meloniana è Elodie la quale ha rimediato una figura non troppo esaltante. L’artista romana aveva preso le distanze dal programma elettorale di Fratelli d’Italia senza accorgersi che quello da lei commentato era un prospetto del 2018.
E adesso si sono aggiunti anche i “rappresentanti di lista”, gruppo musicale che ha spiccato nello scorso Festival di Sanremo con il brano “ciao ciao” diventato da subito il pezzo più passato dalle radio.
Anche loro in questa torrida estate hanno deciso di regalarsi un po’ di luce accendendo una polemica dai tratti comici e surreali.
Hanno detto al leader della Lega Matteo Salvini di non utilizzare durante i suoi comizi la loro canzone definendolo addirittura “becero ladro di hit”.
Quanto ama la censura la sinistra nessuno mai.
Vi pare normale che non possa essere utilizzata una canzone, tra l’altro molto apprezzata da Salvini, perché è una canzone di sinistra?
Da quando è necessario fare questa distinzione? Chi ha stabilito che l’arte sia diventata parte integrante della politica e si debba auto censurare per ideologia? Io francamente lo trovo una follia.
Ora io che sono di destra e quindi liberale per definizione credo che tutti debbano essere liberi di esprimere le loro idee.
La censura non è un argomento che ci appartiene. Certo è che se la sinistra per cercare di raccattare qualche consenso si aggrappa a questi piagnistei è messa veramente molto ma molto male.

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