Il Fisco è già in agguato: pagamenti e scadenze, dopo le vacanze si riparte col botto

20 Ago 2022 9:54 - di Redazione
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Il Fisco come Dracula. Il cuneo fiscale è tra i più alti al mondo. Soprattutto nel caso dei lavoratori con figli. In base al rapporto ‘Taxing Wages’ dell’Ocse, nella Penisola il cuneo fiscale – cioè la differenza tra il costo per il datore di lavoro e la retribuzione netta percepita dal dipendente – nel 2021 è stato pari al 46,5%. Pone l’Italia al quinto posto tra i 38 Paesi che aderiscono all’Organizzazione-

Fisco, arriva la pioggia di tasse

A vacanze finite, arriva la pioggia di tasse. Lunedì 22 agosto riprende il lavoro, con 179 adempimenti fiscali, di cui ben 168 versamenti. La montagna di scadenze accumulate è dovuta alla chiusura delle saracinesche dell’Agenzia delle entrate dal primo al 20 agosto, con conseguente riapertura con il “botto” il primo giorno utile. Tra i principali appuntamenti c’è il pagamento del saldo e acconto Irpef per i ritardatari che non lo hanno fatto entro il termine del 30 giugno. I contribuenti dovranno versare l’imposta dei Redditi persone fisiche, a titolo di saldo 2021 e primo acconto per il 2022 con gli interessi agevolati dello 0,40%, per il ritardo pagamento.

Gli appuntamenti periodici

Poi ci sono gli appuntamenti periodici (Iva e Inps), a cui si aggiunge l’esterometro secondo trimestre 2022 e l’esonero del canone Rai per i pensionati con reddito inferiore a 8.000 euro. Come riporta l’Adnkronos, l’elenco composto da 179 voci comprende: 8 adempimenti per l’Irpef; 20 per le addizionali; 1 per l’imposta di bollo; 4 per la cedolare secca; 35 per le ritenute; 20 per l’Iva; 6 per l’Ires; 6 per Irap; per l’imposta di registro; 30 per le imposte sostitutive; e 37 scadenze che vengono raccolte sotto la voce “altro”.

Il versamento Iva

Lunedì sarà l’ultimo giorno anche per il versamento Iva del mese di luglio 2022 per i contribuenti mensili e del secondo trimestre 2022, per i contribuenti trimestrali. Termine ultimo anche per l’esterometro, con la trasmissione dei dati delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi da e verso soggetti non stabiliti nel territorio dello Stato. Entro il 22 agosto dovranno essere presentate le domande di esenzione dal versamento del canone tv, che interessa i contribuenti over 75. Per poter beneficiare dell’agevolazione è necessario un reddito non superiore a 8.000 euro.

I “non titolari delle partite Iva”

Entrando nello specifico, gli 8 adempimenti Irpef comprendono: versamento primo acconto 2022 e saldo 2021; acconto Irpef sui redditi soggetti a tassazione separata da indicare in dichiarazione e non soggetti a ritenuta alla fonte. Per i “non titolari di partita Iva” sono previsti: versamento della seconda rata Irpef a titolo di primo acconto 2022 e saldo 2021; versamento della seconda rata dell’acconto Irpef sui redditi soggetti a tassazione separata da indicare in dichiarazione e non soggetti a ritenuta alla fonte; versamento della seconda rata Irpef a titolo di primo acconto 2022 e saldo 2021.

I titolari di partita Iva

Mentre per i titolari di partita Iva gli adempimenti con scadenza 22 agosto sono: versamento della terza rata dell’acconto Irpef sui redditi soggetti a tassazione separata da indicare in dichiarazione e non soggetti a ritenuta alla fonte; versamento della seconda rata Irpef a titolo di primo acconto 2022 e saldo 2021 con la maggiorazione dello 0,40% a titolo di interesse corrispettivo; versamento della seconda rata dell’acconto Irpef sui redditi soggetti a tassazione separata da indicare in dichiarazione e non soggetti a ritenuta alla fonte con la maggiorazione dello 0,40% a titolo di interesse corrispettivo.

Fisco, gli adempimenti addizionali

Nell’elenco degli adempimenti “addizionali” sono segnati: versamento dell’addizionale regionale e comunale Irpef; della terza rata dell’addizionale Ires per i soggetti che operano nel campo della ricerca e della coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi; dell’Ires per i soggetti che operano nel campo della ricerca e della coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi, con la maggiorazione dello 0,40% a titolo di interesse corrispettivo; dell’Ires per gli intermediari finanziari e per la Banca d’Italia con la maggiorazione dello 0,40% a titolo di interesse corrispettivo.

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