Azione-Iv, chiuso l’accordo. Renzi si consegna a Calenda: «Guiderà lui la campagna elettorale»

11 Ago 2022 14:58 - di Viola Longo
renzi calenda

Carlo Calenda e Matteo Renzi hanno siglato l’accordo per quello che il segretario di Italia Viva definisce «terzo polo» e il leader di Azione chiama «un’alternativa seria e pragmatica al bipopulismo di destra e sinistra». L’annuncio l’hanno dato pressoché contemporaneamente sui social, con due post accomunati solo da una certa enfasi e dall’uso della parola «generosità». Una virtù che Renzi si arroga e che Calenda gli riconosce e che fuori dal linguaggio di maniera appare come l’ammissione del fatto che il primo s’è consegnato mani e piedi al secondo. «Lascio volentieri che sia Carlo Calenda a guidare la campagna elettorale», ha scritto Renzi nel suo post tanto lungo quanto stringato è stato quello del leader di Azione.

L’accordo tra Azione e Italia Viva

«Tutti parlano da giorni di “Terzo Polo”. Ma che cosa si nasconde davvero dietro questa sigla burocratica?
Una casa nuova, bella, che riaccenda la passione per la politica e la speranza dell’Italia. Una proposta concreta, competente, seria sul lavoro, sull’ambiente, sulle tasse, sulla cultura, sul sociale. E sulla posizione internazionale dell’Italia, tema fondamentale in questo tempo di crisi», ha scritto Renzi, spiegando che «abbiamo deciso di provarci» e sottolineando che «per costruire una casa nuova ci vuole un pizzico di follia, e quella non manca. Ci vuole l’entusiasmo, che in queste settimane è stato addirittura straripante. E ci vuole anche tanta generosità».

Renzi lascia la guida della campagna elettorale a Calenda: «Serve generosità»

«Per questo lascio volentieri che sia Carlo Calenda a guidare la campagna elettorale», ha spiegato, aggiungendo poi che «ci sono dei momenti in cui le ambizioni personali lasciano il passo ai sogni collettivi», che «servono gli assist per fare i gol», che «il progetto del terzo polo è molto più grande dei singoli destini personali e io con impegno e tenacia sarò in campo (e in qualche circoscrizione al Senato) per dare una mano e farlo vincere». «Dico alla comunità di Italia Viva: adesso tutti al lavoro con Carlo e gli amici di Azione per salvare l’Italia dai sovranisti e dai populisti. A testa alta, a viso aperto» e, ha proseguito Renzi, «con il nostro sorriso, con la nostra generosità, con il nostro stile orgogliosamente controcorrente».

Calenda si limita a poche parole e non parla di “terzo polo”

Decisamente più stringato, invece, il messaggio postato da Calenda, nel quale per altro non si parla neanche di “terzo polo”, ma di «un’alternativa seria e pragmatica al bipopulismo di destra e di sinistra». «Ringrazio Matteo Renzi per la generosità», ha quindi aggiunto il leader di Azione, che poi intercettato dai giornalisti mentre lasciava la sede del partito ha rivendicato che «io sono il leader di questa campagna elettorale, rimane l’autonomia dei partiti che definiscono di fare gruppi insieme dopo le elezioni». «Firmeremo qualcosa, ma lo stanno già firmando gli staff», ha aggiunto. «Questo accordo dura per un semplice motivo, non credo che Renzi si metta a fare accordi con Fratoianni o Di Maio», ha poi sottolineato Calenda, che però non molto tempo fa di Renzi diceva che «il suo modo di fare politica mi fa orrore».

Bernini: «Sono un ex segretario e un ex ministro Pd: torneranno alla casa madre»

«L’improvvisato accordo siglato in extremis tra un ex segretario e un ex ministro del Pd sbandierato come la nascita del Terzo polo in realtà è solo una costola della sinistra pronta a tornare alla casa madre al primo richiamo della foresta», ha commentato la capogruppo di Forza Italia al Senato, Anna Maria Bernini, sottolineando che il fatto «che una proposta politica di questo segno possa essere attrattiva per gli elettori di Forza Italia è dunque un’illusione ottica destinata a scontrarsi con la realtà».

 

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